Il presidente della LBA Umberto Gandini fa il punto della situazione prima della finalissima di coppa Italia alla Inalpi Arena: “E’ diventata una bella consuetudine qui a Torino dove ci troviamo sempre benissimo, l’anno scorso avevamo aggiornato i record per le presenze e quest’anno abbiamo il piacere di replicare. Dati molto migliori rispetto all’anno scorso, confermata l’ottima scelta di Torino che ci ha aiutato con la partecipazione presente di tutte le istituzioni. La stima è di un totale di oltre 40000 spettatori rispetto ai 36000 dell’anno scorso, un incremento in percentuale molto soddisfacente. Ieri nelle semifinali un record per la manifestazione con oltre 12000 spettatori.
Numeri importanti anche sul digital con più di 650 contenuti prodotti grazie a tutte le collaborazioni, grande supporto anche dalla Juventus e dal Torino calcio oltre che dalle reti con Dazn e Discovery. Anche le attività social della madrina Diletta Leotta sono state importanti, 4 milioni e 600 mila visualizzazioni per i soli suoi contenuti con le maglie delle squadre partecipanti. La coppa è stata portata in giro per l’Italia, a casa delle partecipanti, ed in Piemonte con grande successo di seguito. Importante anche il progetto scuole a cui teniamo molto, il workshop digitale e tante altre attività con le nostre aziende partner, oltre che i soldi raccorti per gli enti benefici. In conclusione una ulteriore grande soddisfazione, le Final Eight ora sono considerate un evento e mi fa piacere che questa città apra l’anno sportivo con noi per poi chiuderlo con le ATP Finals, come già sappiamo avverrà anche nel 2025 e, perché no, per il futuro quando sarà il momento di parlarne.
L’esperimento della coppa femminile direi che è sicuramente un successo, che spero replicheremo l’anno prossimo grazie a questa città e questa struttura che ci permettono di lavorare sempre benissimo. Sull’apertura di includere anche l’LNP non ne abbiamo mai parlato, lo valuteremo perché le opportunità ci sono ma c’è un tema importante di calendario da condividere. L’obiettivo è sempre quello di migliorare, correggere gli errori e valorizzare quanto di buono fatto. Diventare un punto fermo per la programmazione televisiva del nostro paese ed incrementare il seguito come fatto quest’anno. Il mio mandato scade a fine stagione 2024/25, come per esempio anche i diritti televisivi, quindi ci sarà sicuramente da lavorare, non ho ancora pensato al futuro da questo punto di vista anche se posso dire che la passione per il mio lavoro e per la pallacanestro non si sta esaurendo.
Ritorno in RAI? Sicuramente ci interesserebbe ma con uno spazio e dimensione che la pallacanestro merita, ad oggi siamo molto contenti del nostro rapporto con Discovery che ha comunque dei canali di punta con numeri importanti come appunto DMAX e NOVE. Possibilità di eventi all’estero? Per le giornate di campionato, parere personale, lo trovo estremamente complesso. Sui trofei come coppa Italia e finali scudetto ritengo giusto, essendo titoli federali, che vengano disputati ed assegnati in Italia. La supercoppa che è invece un trofeo di lega sarebbe potenzialmente più facile portarla fuori, ci abbiamo provato e ne stiamo parlando, ad oggi non abbiamo trovato la strada giusta ma non escludo che prima o poi possa accadere”.
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