Le parole di Umberto Gandini, presidente di Lega Basket, a TMW Radio.
Sulla Virtus Roma: “C’è dispiacere ma non è un fulmine a ciel sereno. Già in estate il presidente aveva detto di volersi mettere da parte, cercando aiuti per la società. Purtroppo è il mondo senza ricavi: non vorrei che Roma fosse solo la prima e non l’unica a rinunciare. Al 14 dicembre ancora non c’è il decreto attuativo per l’aiuto al mondo dello sport professionistico: abbiamo chiesto liquidità e aiuti, non ovviamente a fondo perduto, ma non abbiamo ricevuto niente. A Roma, con la squadra di calcio che è anche in mani americane, non c’è più niente altro a livello di altri sport. Questo è grave per la Capitale d’Italia”
Su eventuali aiuti dal governo: “(Con Spadafora )Le interlocuzioni sono continue, e stiamo lavorando anche col Comitato 4.0 a creare e scrivere le norme che riteniamo necessarie per i nostri sport. A parte il credito d’imposta, che pare sì un grande successo ma nei fatti ancora non è applicato, ancora non c’è stato nient’altro. Ci auguriamo maggiori interventi, pure per la responsabilità sociale che portiamo avanti”.
Sulla possibilità di rivedere il format del campionato: “Abbiamo diversità di vedute col presidente Petrucci, vorrei comunque precisare che la Virtus Roma si era regolarmente iscritta al campionato e vi ha rinunciato per scelta. Sono cose ponderate, si sono messi in condizione di iscriversi prima di abbandonare. Il professionismo non deve essere legato solo ai numeri, e mi è caro per esempio il tema delle licenze. Dobbiamo essere realisti, e il mio augurio è che si arrivi in fondo: c’è un format, un sistema e ci siamo dati appuntamento a fine girone d’andata per vedere come siamo messi”
Su Belinelli alla Virtus: “Segafredo Bologna ha fatto un investimento mirato, segnale di crescita. Vogliamo che il campionato italiano non sia più di passaggio, e con anche altre squadre che hanno investito molto, questa sarebbe dovuta essere la stagione del rilancio”
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