«Forza Virtus, a Milano non puoi ancora farcela» titola il Corriere dello Sport Stadio a pagina 17 e 20.
Così Luca Muleo: «Che la rabbia possa prendere il posto della benzina mancante, è l’ultima speranza. Insieme all’idea di non avere complessi nei confronti dell’Olimpia, che ha mostrato una qualità di basket migliore in gara 3 rispetto alle precedenti, eppure nei momenti decisivi è tornata ad aggrapparsi alle sue grandi individualità e alla presenza fisica a rimbalzo. Senza scrollarsi mai di dosso la resistenza di una Virtus che si sente penalizzata, usando il più ardito degli eufemismi.
Le parole di lamentela del gm dell’Olimpia Stavropoulos, la direzione arbitrale di gara 3 e su tutte le decisioni dell’arbitro Paternicò, con cui la cui storia di recriminazioni per i bianconeri è di vecchissima data, gli episodi decisivi, più d’uno, e in generale una direzione che nel secondo tempo non ha convinto in termini di coerenza di metro arbitrale, hanno sparso veleno su una finale scudetto di grande intensità. Milano vede il traguardo, è stata quasi sempre davanti nella terza partita e già dalla prima ha messo la freccia. Ma la Segafredo è sempre stata lì, trovando risorse anche nuove e insospettabili, e molto dipenderà da quanto ci crede ancora».
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