La serie finale entra con Gara 4 nella sua fase decisiva. Non è un potenziale “elimination game” e non ci sono match-point da giocare, perché la serie è solo sul 2-1, ma l’importanza della partita del Mediolanum Forum non è discutibile. Finora, chi ha vinto la battaglia dei rimbalzi ha anche vinto la partita, però la differenza in Gara 3 si è assottigliata. La terza partita è stata giocata con la stessa intensità delle altre due, ma una migliore qualità offensiva come racconta il punteggio. Nelle prime due partite, le due squadre hanno segnato solo due volte almeno venti in un quarto, una per gara, ma domenica sera l’Olimpia ha segnato 31 punti nel primo quarto e 30 nel terzo periodo. Il rovescio della medaglia è che ha segnato tanto anche Bologna (50 punti complessivi negli stessi due quarti). Non è ipotizzabile quale piega prenderà Gara 4, se il trend offensivo proseguirà o se si tornerà a giocare a punteggio basso e basse percentuali come è successo nel segmento bolognese della serie. Nella terza partita, Milano ha avuto tanto dal secondo quintetto. Aldilà delle cifre individuali, nei nove minuti di permanenza sul campo di Paul Biligha, l’Olimpia ha prevalso di due punti e nei sette di Tommaso Baldasso di cinque. L’altro fattore chiave è stato Nicolò Melli, che ha segnato 15 punti nel secondo tempo giocando con tre falli a carico, quelli che l’avevano fatto fuori nel primo tempo. È stato bravo a non farsi condizionare dal problema e tornare in campo concentrato ed efficace nella ripresa. Finora, l’Olimpia ha utilizzato sempre lo stesso quintetto, tenendo proprio Melli dalla panchina; la Virtus ha apportato una modifica in Gara 3 rimpiazzando Daniel Hackett con Alessandro Pajola, ma proprio Hackett è stato poi il migliore dei suoi con 34 di valutazione in 25 minuti. Per l’Olimpia è l’82° battaglia stagionale.
NOTE – Gara 4 si gioca martedì 14 giugno alle ore 20:30 al Mediolanum Forum. I biglietti sono esauriti. La serie successivamente si trasferirà a Bologna per Gara 5 (alle 20:45), in programma giovedì 16 giugno.
GLI ARBITRI DI GARA 4 – Boris Ryzhyk, Michele Rossi, Lorenzo Baldini.
GARA 1: VIRTUS-OLIMPIA 62-66 – Punteggio basso soprattutto all’inizio quando l’Olimpia ha segnato 11 punti in cinque minuti e due nei secondi cinque minuti del primo periodo restando però al comando. Il più efficace è stato Kyle Hines nel convertire gli assist (sette alla fine) di Sergio Rodriguez. Shavon Shields ha segnato tutti i suoi 18 punti nei quarti centrali. Nel terzo ha guidato la fuga dell’Olimpia che con la complicità di Datome e Rodriguez ha toccato i 13 di vantaggio, 10 (50-40) alla fine del periodo. Nel quarto quarto, la Virtus ha tentato la rimonta rientrando fino a meno due. In quel momento, Bentil ha messo due liberi e Datome firmato i punti del nuovo allungo, protetto poi dai due tiri liberi centrati da Hall.
GARA 2: VIRTUS-OLIMPIA 75-68 – Un’altra battaglia difensiva con un po’ di saliscendi. L’Olimpia controlla il primo quarto scappando anche a più nove sul 13-4, ma con problemi di falli per ambedue i lunghi del quintetto, Kyle Hines e Ben Bentil. Con la rotazione stravolta, è andata all’intervallo in parità rispondendo al primo vantaggio della Virtus firmato da otto punti consecutivi di Marco Belinelli. Nel secondo tempo, è scesa a meno sette, rientrando a meno uno alla fine del terzo periodo. Nel quarto quarto, la Virtus ha avuto progressivamente il controllo della partita.
GARA 3: OLIMPIA-VIRTUS 94-82 – La partita è in totale controtendenza con le prime due, attacchi in evidenza fin dall’inizio con l’Olimpia che schizza avanti 19-10 e poi segna 31 punti nel periodo iniziale ma nonostante questo ha solo quattro punti di vantaggio che la Virtus annulla nel secondo. L’Olimpia prova ad allungare ancora nella seconda metà del terzo periodo e qui il vantaggio non scende più sotto i cinque punti e tocca i 12. Milano vince il duello dei rimbalzi, ma non di molto, segna 11 triple e ha tanto da Melli (22 in 20 minuti a dispetto dei tre falli commessi nel primo tempo), Shields (19 di cui 14 nel primo) e Grant che produce 14 punti in 17 minuti.
GAME NOTES – L’Olimpia si era presentata all’inizio di questa finale segnando 90.0 punti di media nei playoff, ma si era fermata a 67.0 nelle prime due gare. Tuttavia, i 94 di Gara 3 sono anche il massimo stagionale in post-season. Per la settima volta su nove, l’Olimpia ha centrato almeno 10 canestri da tre punti nella stessa gara. Con gli otto assist di Gara 3, Sergio Rodriguez adesso ne ha 370 in carriera con l’Olimpia, quarto di sempre. I 22 punti di Nicolò Melli in Gara 3 sono il suo massimo in carriera nei playoff, la seconda prova stagionale dopo i 27 segnati a Trento in stagione regolare e la terza in assoluto (aveva segnato 24 punti contro Roma nella stagione 2013/14). Shavon Shields in finale: 17.3 punti di media con 6.0 rimbalzi, il 55.6% da tre. Gigi Datome in finale: 12.0 punti per gara con il 62.5% da due. Nei playoff, il secondo giocatore dell’Olimpia per assist, dopo Sergio Rodriguez, è Kyle Hines con 29, oltre tre di media. Hines ha anche 16 stoppate.
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