Lunga e approfondita intervista, nell’edizione odierna di Tuttosport, per Leonardo Totè, lungo della Fortitudo Bologna ora a un passo dai playoff con cinque vittorie nelle ultime sette partite.
Sul rapporto con Dalmonte, già avuto a Verona: “Luca è un allenatore esigente, ma è anche una persona attenta. All’epoca avevo 18-19 anni e non era facile, però ricordo quanta fiducia mi dava anche nei momenti difficile, quanto mi parlava. È stato importante per la mia maturazione. E averlo ritrovato qui alla Fortitudo, conoscendo già cosa chieda ai giocatori, in ogni modo, mi ha agevolato. Gli sono riconoscente”.
Sulla Nazionale: “È il mio obiettivo e un sogno. Sono anche stato sfortunato di recente. Una volta al raduno ho subito una lacerazione all’occhio e sono tornato a casa. L’ultima quando mi hanno chiamato avevo la febbre. Alla Nazionale ci tengo e, fatta eccezione per l’Under 15 ne ho sempre fatto parte. E poi del CT Meo Sacchetti ho grandissimo rispetto e un’ottima opinione, considerazione. Mi trovo benissimo”.
Sull’esonero di Sacchetti: “Ha pagato lui, ma mica era colpa sua. C’erano tante aspettative ed è cominciata male anche perché la squadra non era mai al completo e ha avuto tanti infortuni. Inoltre la Fortitudo Lavoro più è la squadra che soffre di più per l’assenza del pubblico”.
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