Gabriele Procida, giovane rampante che sta esplodendo alla Fortitudo Kigili Bologna, è stato intervistato su “Tuttosport” da Piero Guerrini, raccontando dell’ambientamento in una nuova città: “Sta andando tutto bene. È la mia prima volta lontano da casa, ho impiegato un mesetto per abituarmi a fare il bucato in lavatrice, cucinare, mettere a posto l’abitazione. Tutto è una scoperta”. E ora c’è il derby, una partita particolare, anche per un ragazzo come lui: “Senza dubbio, non vedevo l’ora la prima volta e ancor di più adesso perché avremo i nostri tifosi a sostenerci”.
Felice anche della nuova convocazione in Nazionale: “Sempre bello andarci, ritrovare ragazzi affrontati nelle giovanili come Spagnolo, Bortolani, osservare e ascoltare i più esperti. In futuro vorrei tanto ritagliarmi un ruolo”.
Poi Procida ha affontato anche il tema dell’eleggibilità al prossimo Draft NBA: “È un discorso cui penso sempre a fine stagione, col mio agente e la famiglia. Ora bado a giocare bene per la salvezza della Fortitudo in A. L’obiettivo vero è di squadra. L’anno scorso l’idea era andare in America, come ho fatto, far circolare il nome, vedere come lavorano di là, mostrarmi. Avrei dovuto fare anche qualche workout in più, ma ho avuto un problema al ginocchio. Ovviamente la Nba è il sogno, lo è di tutti, credo. L’importante è dare tutto per provarci”.
Infine, gli studi: “Mi sono preso un anno di pausa. Ma voglio iscrivermi all’Università e proseguire con Economia. Ora l’obiettivo è la patente. Sono già in ritardo sui tempi e vivendo solo mi sono accorto che l’auto è necessaria, anche se la società mi ha sistemato in centro, vicino al PalaDozza. Giro molto a piedi, amo camminare per il centro. È città universitaria, piena di giovani”.
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