Simone Fontecchio ha concesso un’intervista a La Gazzetta dello Sport alla vigilia della sua seconda stagione NBA con i colori degli Utah Jazz.
Mi aspetto una crescita nel modo di stare in campo a livello fisico e mentale. E’ quello a cui tengo particolarmente. Nel primo anno ho capito i meccanismi, le dinamiche di questo mondo. Mi aiuterà e renderà più facile la seconda stagione. Ora credo di essere più maturo per affrontare in modo più sereno i momenti complicati.”
Cosa gli chiedono i Jazz
“La Nba è complicata. Se non sei un giocatore importante, è difficile che staff o management ti facciano capire cosa si aspettano. Sta a te capirlo. In assolutoche io sia un professionista, cosa sulla quale non credo di avere mai dato dubbi”. Più continuità nel tiro, potersi fidare di me in difesa. Mi pare di aver fatto enormi passi avanti nello stare in campo grazie all’esperienza del primo anno. Fa un po’ ridere ma come età sono tra i più anziani, quindi cerco di essere più “vocale”, parlare, consigliare, aiutare i più giovani”.
La star della nazionale azzurra ha le idee chiare sul futuro.
“Voglio giocarmi le carte per un futuro qui. Farò di tutto perché accada e a fine anno tireremo le somme. Io vorrei vivere una lunga carriera in questa Lega e qui nello Utah dove la mia famiglia ed io stiamo molto bene. Ma questa è la NBA, non dipende solo da me”.
Fontecchio e i Jazz domani notte ospiteranno i Kings al Delta Center per la opening night 2023-24.
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