Fontecchio: “Ne uscirò migliore, comunque vada”

Credits Ciamillo-Castoria
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Su Sportweek l'azzurro pronto all'esordio ufficiale in NBA: "Non vedo l'ora di affrontare LeBron James"

Parlando sul settimanale “Sportweek” dopo la preseason NBA con gli Utah Jazz, Simone Fontecchio ha parlato della grande opportunità presentatagli davanti ai suoi occhi in estate: “Era un’occasione da prendere al volo e che probabilmente non si sarebbe ripresentata. Sono contento che sia arrivata adesso. Sto cercando di godermela in tutti i modi. Ero sotto contratto con Baskonia, con una clausola di uscita valida per la NBA. I Jazz mi hanno offerto due anni garantiti, pagando il buyout al mio vecchio club. Mi avevano seguito coi loro scout, a capo dei quali c’è un italoamericano, Luca Desta, che quest’anno è venuto a vedermi parecchie volte”.

Fontecchio non è spaventato dalla possibilità di giocare pochi minuti: “Qualsiasi cosa succeda, la mia crescita di giocatore non verrà arrestata. Qui ci sono le strutture per lavorare al meglio: comunque vada, ne uscirò migliore. Ma il mio obiettivo è affermarmi, dimostrare che sono un giocatore da NBA, che posso stare a questo livello. È normale che, essendo nuovo di questo mondo, debba passare per la trafila, partendo dietro gli altri e facendo gavetta, come succede in qualsiasi lavoro. So a cosa vado incontro e sono consapevle che ci vorrà del tempo, ma essere qui è già una vittoria”.

Cosa fa credere a Simone Fontecchio di essere un giocatore che merita la NBA? “Il fatto che negli ultimi due anni con la Nazionale mi sono misurato contro giocatori di questa parte del mondo e ho retto l’impatto. Certo, è una pallacanestro completamente diversa da quella europea: ci vorrà parecchio lavoro, ma io davanti al lavoro non mi sono mai tirato indietro”.

I Jazz sono una squadra in rebuilding ma per lui non sarà un problema: “Il fatto che ci siano tanti giocatori nuovi può significare che ci vorrà tempo per fare gruppo, ma dall’altra parte può voler dire che ci saranno più opportunità. Io penso e spero di giocare soprattutto da “tre”, ala piccola, anche se potrà capitare di essere impiegato da “quattro”. Coach Hardy mi chiede di tirare: viste le mie caratteristiche è una buona cosa”.

Infine, Fontecchio non vede l’ora di affrontare LeBron James: “È stato uno dei miei idoli da bambino, non l’ho mai visto dal vivo e perciò sono molto curioso”.