Per portarvi ancora più dentro i temi tattici delle due Finali Playoff di Serie A2 torna l’Angolo Tecnico, curato da Paolo Lepore.
Spalla di Matteo Gandini nella “Game of the Week” selezionata per LNP PASS e per le dirette sulle piattaforme di Mediasport Group, coach Lepore vi illustra nella sua rubrica le peculiarità tattiche delle squadre e dei giocatori-riferimento delle finaliste.
Ecco la presentazione della Tezenis Verona, finalista del Tabellone Oro contro l’Old Wild West Udine.
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FOCUS: Partita di rincorsa a causa della penalizzazione, ha avuto una grande crescita durante tutto l’arco della regular season, fino a raggiungere il secondo posto in classifica con una sola vittoria in meno di Scafati (24 vinte e 6 perse). Ha allungato le rotazioni in corso d’opera (visto anche l’infortunio patito da Penna, fuori tutta la stagione), aggiungendo Casarin e Spanghero che hanno certamente aumentato la qualità del roster a disposizione di coach Ramagli. Prima finale della sua storia in serie A2
SEMIFINALE: 3-2 con Pistoia
Già nei quarti di finale aveva sudato le proverbiali 7 camice per battere Mantova a gara 5. La semifinale è stata un’altra battaglia in cui il fattore campo ha legittimato l’esito della regular season rispettando il pronostico che vedeva una serie combattuta ma che alla fine dava proprio Verona come vincitrice vista la maggior profondità del roster rispetto alla squadra toscana. In effetti è quello che abbiamo visto in gara 5, con Pistoia partita fortissimo ma poi crollata sotto i colpi di Anderson e della maggior energia espressa da tutta la squadra veronese, che ha saputo trovare diversi protagonisti durante tutto l’arco della gara al fianco della super prestazione del suo esterno americano (27 punti con 5/11 da 3 punti)
LA CHIAVE DELLA SEMIFINALE:
La capacità di trovare protagonisti diversi nelle vittorie della serie, in particolare, in gara 1 sempre condotta da Pistoia, a tirarla fuori da una sconfitta che poteva essere determinante per le sorti della serie è stato Francesco Candussi, autore di 17 punti con 4/6 da 3 punti e il suo pick and pop fuori dai 3 punti che ha letteralmente svoltato la partita. In gara due un Sasha Grant da 18 punti (dopo una gara 1 senza sussulti e soli 10 minuti in campo), affiancato da un Candussi da 15 punti con 2/4 da 3 punti, assoluto protagonista anche di uno spezzone della dominata gara 5.
GIOCATORE CHIAVE:
Karvel Anderson non ha brillato in costanza di rendimento come suo solito (3 punti in gara 1, 8 punti ma con 0/10 da punti in gara 4), però è stato determinante nella partita che ha deciso la serie con 27 punti (5/11 da 3 punti) e la leadership che gli viene richiesta per condurre Verona in una finale che aspettava da anni.
LAVAGNA TATTICA:
Le situazioni chiave dell’attacco di Verona sono molto ben definite in due temi fondamentali:
USCITE DAI BLOCCHI PER KARVEL ANDERSON: Blocchi in sequenza (stagger) oppure doppie uscite partendo dagli angoli sono le due situazioni sfruttate maggiormente dall’esterno americano per costruirsi un tiro da 3 pts.
TRANSIZIONE PER USO PICK AND ROLL:
La cosa più intrigante e difficile da difendere nelle situazioni di blocco sulla palla per Verona, oltre alla capacità di prendere un tiro dal blocco di Anderson-Caroti-Spanghero, è l’estrema versatilità e diversità del pacchetto lunghi, in quanto Candussi può aprire il campo per tirare da 3 punti ma anche tagliare dentro l’area, Johnson può giocare per posizione profonda ma anche per un tiro aprendosi da media distanza e Pini è molto bravo a sprintare dopo il blocco e rendere difficile il recupero difensivo del lungo dopo l’aiuto.
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