Finale Serie A2, l’angolo tecnico di coach Paolo Lepore: la presentazione della Givova Scafati

La presentazione della Givova Scafati, finalista del Tabellone Argento contro l'Acqua S.Bernardo Cantù.

Per portarvi ancora più dentro i temi tattici delle due Finali Playoff di Serie A2 torna l’Angolo Tecnico, curato da Paolo Lepore.
Spalla di Matteo Gandini nella “Game of the Week” selezionata per LNP PASS e per le dirette sulle piattaforme di Mediasport Group, coach Lepore vi illustra nella sua rubrica le peculiarità tattiche delle squadre e dei giocatori-riferimento delle finaliste.

Ecco la presentazione della Givova Scafati, finalista del Tabellone Argento contro l’Acqua S.Bernardo Cantù.

FOCUS: 25-5 il suo record in stagione regolare, solo Udine con 26 vittorie ha fatto meglio, a testimonianza della forza e della solidità di Scafati, lungo tutto l’arco del campionato. In Coppa Italia sconfitta in semifinale da Cantù (un particolare importante da considerare in questa finale). Ci sono tante congruenze con il modo di giocare di Cantù, essendo prima (Cantù) per punti realizzati 83,7 di media, e seconda Scafati con 82,6 di entrambi i gironi. Altra caratteristica fondamentale dell’attacco di Scafati è il tiro da 3 punti, infatti è la squadra che effettua più tentativi da 3 di tutte con 29.3 tentativi a partita.

SEMIFINALE: 3-2 con Piacenza
Una delle serie che veniva considerata con un vantaggio abbastanza netto per la compagine campana e che invece a conti fatti si è rivelata un confronto senza esclusione di colpi tra le due squadre, con Piacenza andata davvero vicina a vincere gara 2 a Scafati per poi vincere gara 3 e 4 in casa, con un’epica gara 4 vinta dopo 2 supplementari da Piacenza stessa con continue alternanze nel punteggio.

LA CHIAVE DELLA SEMIFINALE:
E’ fondamentale per Scafati alzare il ritmo e quindi aumentare il numero dei possessi, in modo da poter sfruttare al meglio tutte le opzioni che presenta nel parco esterni. Ricordiamoci che ha inserito per i playoff un giocatore importante come Cournooh, allungando ulteriormente le proprie rotazioni. La cosa che più emerge, è il numero dei tiri da 3 punti tentati rispetto ai tiri da 2 punti, che nelle prime 4 partite finora disputate è sempre stato a favore dei tiri da oltre l’arco! Per questo le percentuali da 3 punti e l’equilibrio tra tiri da 2/3 punti diventano determinanti. Proprio questo equilibrio è stata la chiave per la netta vittoria in gara 5 di Scafati, che, fin dall’inizio ha cercato di servire la palla dentro l’area e di attaccare i recuperi difensivi non solo con il tiro da 3 punti ma attaccando l’area per finire al ferro (unica partita della serie in cui Scafati ha tirato più da 2 punti che da 3 punti)

GIOCATORE CHIAVE:
Riccardo Rossato è senza dubbio il giocatore che uscendo dalla panchina ha dato il maggior apporto per superare Piacenza in semifinale (miglior realizzatore della squadra in 3 partite su 4 con 16.3 punti di media e 10/23 da 3 punti 43.4%).

LAVAGNA TATTICA:
La prima idea che ha Scafati è alzare il ritmo per prendere tiri rapidi da 3 punti in contropiede, quindi sviluppare il suo gioco in transizione è assolutamente determinante per imporre il proprio gioco.

Transizione offensiva: mettere la palla vicino a canestro arrivando dal contropiede, in modo da costringere la difesa a staccarsi in aiuto e trovare scarichi perimetrali. Oppure con Daniel che arriva da secondo rimorchio, giocare per ribaltare il lato e pick and roll per costruire un tiro agli esterni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Situazioni di pick and roll: l’idea nello sfruttare i blocchi sulla palla è quella di creare tiri per gli esterni direttamente dal blocco. E’ chiaro che diventa fondamentale, per rendere l’attacco efficace, trovare il modo di coinvolgere il lungo dentro l’area per non dover dipendere totalmente dal tiro da 3 punti.