da Manila, Filippine – È la Germania a succedere alla Spagna nell’albo d’oro della FIBA World Cup. Come la squadra di Scariolo quattro anni fa, anche i tedeschi salgono sul massimo trono mondiale da imbattuti lungo tutto il percorso, dal momento che la vittoria 83-77 in Finale sulla Serbia è l’ottava meraviglia della squadra di Herbert, inarrestabile tra Okinawa e Manila. Sopravvissuta al tiro per vincere di Bertāns ai Quarti e al barrage con Team USA in Semifinale, nell’atto conclusivo del Mall of Asia i tedeschi inseguono per un primo tempo combattuto ma prendono il controllo delle operazioni in un terzo quarto da 22-10, in cui la Serbia forse esaurisce le energie e paga l’infortunio in avvio di Dobrić.
Il cuore di uno straordinario Avramović (top scorer dei suoi con 21 punti) ha riportato in scia la squadra di Pešić, che nel finale ha tirato anche per il pareggio, ma la notte di Manila è tutta tedesca. E in gran parte è merito di Dennis Schröder, che completa la sua redenzione dopo l’orribile match con la Lettonia firmando 28 punti (9/17 al tiro), tra cui il canestro decisivo. 19 di Franz Wagner, 12+8 per un eccellente Voigtmann autore di una tripla cruciale nel finale. Nella Serbia anche 17 di Bogdanović (ma soltanto due nel secondo tempo) e 10 di Petrušev.
Primo quarto
Primi tre punti serbi con la tripla di Stefan Jović, con il quasi omonimo Nikola che si prende una schiacciata in entrata per caricare il numeroso pubblico serbo. Franz Wagner e Schröder firmano la risposta tedesca con la Serbia che deve anche fare i conti con un infortunio occorso al virtussino Dobrić, uscito sorretto dai medici. La Germania sorpassa con Obst e Theis, ma arriva al massimo sul +1. La Serbia si tiene avanti con le triple di Bogdanović, Marinković e Nikola Jović, chiudendo i primi 10’ sul 23-26.
Secondo quarto
Due liberi di Petrušev valgono il nuovo +5 sul 23-28, ma la Germania piazza un parziale di 7-0 con Franz Wagner già in doppia cifra al 13’. Si entra in una fase senza esclusione di colpi con continui cambi di vantaggio, da una parte e dall’altra. Sugli scudi, in particolare, Bogdanović e Schröder: il primo firma il +4 sul 38-42, il secondo segna gli ultimi 8 punti del primo tempo dei suoi. All’intervallo lungo si va sul 47 pari, una gran partita: 14 a testa per Schröder e Franz Wagner da un lato, 15 per Bogdanović dall’altro. 59% dal campo per la Germania, 55% per la Serbia.
Terzo quarto
Schröder e Bogdanović ricominciano da dove avevano finito, ma dopo il 51 pari firmato da Nikola Jović la Serbia vive il momento più difficile della sua settimana finale passando oltre 6’ senza segnare canestri dal campo. Il risultato è un parziale di 13-2 – protagonista, oltre a Schröder, anche Bonga – che vale il +11 tedesco sul 64-53 al 28’. Gudurić con due liberi, Franz Wagner con una tripla pesantissima. Petrušev sblocca dal campo i suoi ma un canestro da sotto dell’altro Wagner fissa il parziale al 30’ sul 69-57.
Quarto quarto
La Serbia si affida in toto a Avramović – che alza anche l’intensità della sua difesa individuale – e Petrušev, riuscendo a rallentare Schröder e l’attacco tedesco. L’ex Varese è commovente sia in difesa che in attacco, segnando dall’angolo la tripla del -4 dopo aver propiziato un gran recupero sotto canestro. Voigtmann va a segno con una tripla fondamentale dall’angolo per il +7 sul 76-69. Le squadre accusano la stanchezza, la Serbia forse di più e manca più volte la chance di riportarsi a due possessi. 1/2 di Franz Wagner, altra tripla di Avramović per il -6 che diventa -3 per un 3/3 ai liberi sempre del giocatore del Partizan. Bogdanović ruba palla dopo il timeout di Herbert, ma Gudurić sbaglia la tripla del pareggio. 48.7 secondi, Schröder fa 1/2 ai liberi, +4. Gudurić va vicinissimo a un gioco da 3 punti facendo 2/2 ai liberi, 39”. Schröder in entrata con due punti fondamentali, 81-77 a 21.4 secondi. Sul possesso conseguente altro errore di valutazione di Gudurić che fa scorrere i titoli di coda.
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