“Riconoscimento alle società che investono nei Settori giovanili e distribuzione equa dei diritti televisivi: senza queste due strade, gli sport in Italia diventeranno parte di un sistema a scadenza. Non si può pensare che lo sport nel nostro Paese sia gestito economicamente da soli benefattori”. Intervenuto a margine della conferenza stampa di presentazione della partita che la Germani Brescia disputerà a Pesaro, Mauro Ferrari, Amministratore Delegato di Germani Spa, ha voluto introdurre una propria importante sottolineatura in merito al momento che sta vivendo lo sport italiano.
“Quello che è successo ieri sera alla Nazionale di calcio è un fatto catastrofico e credo sia un’immagine che fotografa il momento attuale dello sport nel nostro Paese – spiega Mauro Ferrari -. Lo Stato dovrebbe investire nello sport, trovando il sistema di valorizzare le società che investono nei Settori giovanili, e aiutare i cosiddetti sport minori attraverso i diritti televisivi. Lo sport ha bisogno di un intervento urgentissimo da parte del governo, perché gli imprenditori prima o poi non avranno più la forza per sostenere i club, che così sono destinati a venire meno”.
“Per il sistema della pallacanestro è richiesto un intervento urgente e pesante sull’intero sistema televisivo e sul riconoscimento dei diritti TV perché, così com’è impostato oggi, è un sistema a scadenza – dichiara il CEO di Germani Spa rafforzando il concetto -. Basti pensare che, su base annua, le ultime gare della serie A di calcio hanno prodotto un totale di 930 milioni in termini di diritti TV, mentre le società del basket della massima serie non arriveranno a incassare neanche 100.000 euro, un dato pesante che si somma ai mancati introiti per lo sviluppo dei nostri Settori giovanili”.
“Pallacanestro Brescia ha investito su uno staff completamente nuovo e giovane, andando controcorrente rispetto al sistema nazionale – conclude Ferrari -. Oggi il miracolo sportivo creato da questa squadra avrebbe un valore aggiunto patrimoniale incredibile ma, al contrario, è rimasto lo stesso di mesi fa, quando le cose non andavano bene dal punto di vista dei risultati. Non si può pensare che lo sport sia gestito economicamente da soli benefattori: seppur economicamente forti, c’è il rischio che arrivi il momento in cui si possano stancare. Non è il caso specifico di Pallacanestro Brescia, che ha un progetto ben definito e che è agli albori, ma è un discorso a livello generale, un messaggio che ritengo importante e urgente indirizzare al governo dello sport”.
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