Casarin ne
Stone 6.5 – Prende un tiro in 18’, ma difende anche su quattro ruoli. Esempio di dedizione. Che è l’anima Reyer.
Bramos 9 – Così, in Coppa Italia, nell’ultimo biennio aveva giocato solo Adrian Banks. 23 punti, 5/8 da 3, e 13 rimbalzi. Quando serve non è solo mano calda, ma anche energia.
Tonut 8 – Sacchetti non lo vede, ma il problema non è certo di Tonut. 22 punti di pura energia, aggredendo il ferro, sacrificando il corpo.
Daye 7.5 – Non parliamo di numeri, parliamo di sostanza: la tripla di fine terzo quarto dopo il rientro Virtus.
De Nicolao 7 – Altro giocatore che, quando serve, c’è, eccome. 10 punti, 5 assist, e tanta difesa sulla palla.
Campogrande ne
Clark 7 – La mano non è caldissima, ma è quello che Venezia non aveva un anno fa. Il giocatore in grado di colpire a “giochi rotti”.
Chappell 5.5 – 12’ senza grossa presenza, su entrambi i lati del campo.
Mazzola 6 – Sovraesposto, e in difficoltà per falli, trova spazio per mettere una tripla di valore.
Cerella ne
Watt 7 – Senza Vidmar, senza Fotu, deve combattere quasi da solo nel pitturato. Penalizzato oltre modo per falli, combatte e chiude con un 12+8. Per fare la differenza ci sarà tempo.
Coach De Raffaele 8 – Lo ribadiamo. Il basket italiano è quel gioco in cui, alla fine, vince sempre De Raffaele.
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