L’Italia batte la Polonia sul filo di lana (57-55) e si prende il primo posto nel girone agli Europei di basket sordi. Monumentale il capitano, Simona Cascio, che con una doppia doppia da urlo (16p+11r) si prende la squadra sulle spalle sin dai primi minuti e la trascina di peso in semifinale, un appuntamento al quale si potrà preparare con due giorni di meritato riposo. E’ stata una vittoria soffertissima contro una Polonia che non ha mai mollato l’osso fino all’ultimo secondo e anzi, a metà dell’ultimo quarto aveva trovato pure il sorpasso, facendo correre brividi sulla schiena dello staff azzurro (45-48). Dopo un time-out di fuoco le ragazze di Braida e Franzese trovano i canestri di Sorrentino che aveva a lungo litigato col ferro (ma alla fine ne metterà 17, con 7/8 dalla lunetta), però le polacche ribattono colpo su colpo fino al 55 pari. Con 15’’ da giocare e la palla che scotta è Cascio a guadagnare il fallo e infilare con una freddezza da veterana i due liberi che mettono in freezer la vittoria. E poi può esplodere la festa.
“Quello che per qualcuno poteva sembrare scontato per noi non lo era affatto – dice coach Sara Braida -: questa vittoria contro la Polonia, squadra concreta e mai doma, non significa solo semifinale, ma riposizionare l’Italia tra le prime quattro d’Europa. Difendere il titolo conquistato con fatica e merito nel 2021 vuol dire soffrire e vincere non solo in campo, ma anche rispetto alle aspettative. Potevamo chiuderla prima oggi, è vero, ma questo sport ci insegna che non è finita finché non è finita: e allora quando le gambe non ce la fanno l’Italia ci mette il cuore”.
I maschi cedono invece 79-61 alla Lituania ma escono a testa altissima da un match giocato alla pari per 30’. Chiuso in vantaggio il terzo quarto, i ragazzi di coach Tumidei hanno subìto un terrificante parziale di 13-0 all’inizio dell’ultimo periodo, segno che la benzina nel serbatoio era ormai terminata: “Dispiace per lo scarto, ma negli ultimi minuti ho fatto ampie rotazioni per preservare quelli che dovranno giocare contro la Slovenia – dice il coach dei ragazzi -. Per 30’ abbiamo giocato una partita vera, con coraggio, restando fedeli a ciò che avevamo preparato. Poi nell’ultimo quarto la Lituania ha alzato la fisicità, ci hanno preso rimbalzi d’attacco e chiuso l’area, non abbiamo più fatto canestro e hanno firmato il break. Ma guardiamo con ottimismo alla partita di domani e poi ci giocheremo il tutto per tutto ai quarti”.
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