Manuel è un ragazzo di 23 anni nato nella provincia di Bologna ed è un grande tifoso della Virtus Segafredo Bologna.
Da quest’anno si è avvicinato al mondo del Baskin, uno sport ultra-inclusivo dove giocatori normodotati possono giocare con persone con differenti gradi di disabilità, grazie a regole specifiche che permettono a tutti i partecipanti di concorrere insieme alla vittoria. Prima di scoprire il Baskin a 22 anni, Manuel aveva provato altri sport, come il basket o il tennis in carrozzina, ma nessuno di questi era risultato conforme alle sue rare disabilità.
Ora, il suo nuovo ruolo in squadra è quello del pivot e rappresenta una delle prime opzioni offensive della sua squadra. Questo nuovo sport lo ha messo di fronte ad una sfida con sé stesso e con la sua vita intera. Il Baskin diventa cosi mezzo per oltrepassare gli ostacoli che la vita quotidianamente gli riserva, una rivincita personale culminata con un canestro segnato nel corso dell’intervallo di Virtus Segafredo Bologna vs Barcelona, davanti a 9.000 persone alla Segafredo Arena. Quel giorno, tutti i protagonisti del progetto OneTeam hanno avuto la possibilità di scendere in campo per offrire una dimostrazione di Baskin in una Segafredo Arena esaurita: un ricordo che rimarrà indelebile nei loro ricordi.
La gioia provata in quel momento è stata talmente intensa da sopraffare Manuel tanto da farlo commuovere. Queste sensazioni per lui, vero tifoso bianconero, sono il coronamento di un sogno che aveva sempre considerato impossibile, specialmente a causa delle sue difficoltà.
Le persone con disabilità spesso sono più forti e determinate di quanto si possa immaginare: Manuel ci ha spiegato che, in questa situazione specifica, la soluzione è offerta dallo sport stesso. Il Baskin pone i giocatori in una condizione di comfort dove i problemi si trasformano in punti di forza: realizzare di oltrepassare le proprie difficoltà tanto da diventare un risorsa per i compagni è motivo di estremo orgoglio e felicità. Il Baskin stimola sempre a dare il massimo, permette di percorrere un viaggio introspettivo e porta alla comprensione di molteplici aspetti prima dati per scontati: giocare in una squadra mista composta da persone di diverso genere e con diversi gradi di disabilità è un viaggio nella conoscenza reciproca.
L’incertezza che attanagliava Manuel prima di questa nuova esperienza, si è tramutata successivamente in una possibilità di crescita grazie al confronto con gli altri. Nella sua squadra, il “Psg Welcome Baskin Bologna”, il rispetto e lo scambio reciproco sono alla base dei rapporti interpersonali: la difficile comunicazione, talvolta, porta i ragazzi ad affrontare diverse tipologie di problemi e ad imparare come superarli.
Durante gli incontri del progetto OneTeam, Manuel ha avuto un impatto personale che ha fatto la differenza: è stato un insegnante per i ragazzi dei settori giovanili di Virtus e di Magika Pallacanestro. Inoltre, ha avuto modo di conversazione profondamente con il OneTeam ambassador Kyle Weems, che ha imparato da lui le regole del Baskin, realizzando che i suoi idoli sportivi sono persone comuni con i loro punti di forza e le loro debolezze. Un altro aspetto fondamentale del progetto è stata la creazione di nuovi legami con i ragazzi dei settori giovanili di Virtus Segafredo e di Magika Pallacanestro, nei quali Manuel spera di aver trasmesso i valori e gli insegnamenti che tutti i partecipanti possano portare nella loro vita di tutti i giorni, attraverso l’inclusività del Baskin.
Anche giocatori internazionali come Daniel Hackett e Kyle Weems hanno scoperto un nuovo incredibile sport, arricchendo la propria esperienza personale: il gruppo OneTeam ha cosi avuto la possibilità di imparare dai ragazzi del settore giovanile la volontà di competere sul campo, condividendo con loro la gioia e l’amore per la pallacanestro.
Manuel ha confessato come, prima delle partite, fosse sempre in ansia, ma al termine di questa esperienza, è riuscito a raggiungere la consapevolezza di quale sia il suo ruolo in campo e come essere utile alla squadra dando il meglio di sé per conquistare la vittoria.
Il confronto tra i giocatori di Baskin e il settore giovanile è stato importante, divertente e utile per la crescita personale di entrambi: i legami di amicizia creati faranno si che ciascuna delle squadre abbia trovato nuovi gruppi di tifosi nelle altre.
In conclusione, il Baskin faceva già parte della vita di Manuel quanto il progetto OneTeam è iniziato. Il punto di svolta si è verificato mettendo insieme squadre di diverso genere, età e condizione, affrontandosi e confrontandosi in cerchio alla fine degli allenamenti. Tanti sono ancora i passi da fare sulla via dell’inclusività, altre devono essere portate nella vita di tutti i giorni, mentre altre rappresentavano solide basi all’interno di ciascuno a cui bastava una semplice scintilla per far divampare la fiamma della passione.
WE ARE ALL ONETEAM!
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