La Virtus batte Milano con una grande prestazione di squadra e si aggiudica il primo derby di Eurolega.
L’Olimpia manca di tutte quelle caratteristiche che definiscono una squadra, e neanche sul -2 a 1′ dalla fine si riesce a intuire grande fiducia o voglia di vincere dalle facce dei giocatori.
Per i padroni di casa è l’ennesima prova di grande coesione, nonostante le assenze di Polonara e Hackett e con le ottime sorprendenti prestazioni di Lundberg e Abass.
Primo quarto
Milano inizia con un mini parziale di 5-0 sfruttando le prime disattenzioni virtussine, ma la Virtus reagisce con una tripla di Belinelli e un appoggio di Cordinier.
La partita della Virtus inizia stranamente a ritmi bassi e con qualche errore superficiale che non appartiene alla squadra di coach Banchi.
Milano capisce subito come intrappolare in area Shengelia, cercando in ogni modo di invitarlo a forzare una conclusione da marcato. In fase offensiva si accende Shields, che colleziona già 9 punti e al quale risponde un Belinelli da 8.
Milano sembra gestire in maniera molto più lucida i possessi, mentre la Virtus, senza correre in campo aperto, fatica a creare un tiro ben costruito. Inoltre sono da aggiungere svariati pessimi rientri difensivi. Tuttavia i padroni di casa si trovano solamente sotto di 5, 21-26.
Secondo quarto
Nella seconda frazione di gioco le scarpette rosse continuano a impostare la loro partita su una lotta a rimbalzo che li vede più che favoriti e le statistiche lo confermano (9-16 nei rimbalzi con 6′ da giocare).
Verso 5′ dalla fine del primo tempo la Virtus inizia ad alzare il ritmo in difesa recuperando qualche pallone con il lavoro encomiabile di Dobric.
Milano trova 8 punti di Maodo Lo che servono come l’aria in questo momento, ma la Virtus risponde anch’essa con un asso nella manica: Abi Abass, autore di 11 punti a fine primo tempo.
A 1′ dalla fine la Segafredo torna a mettere il muso davanti sul 43-40 grazie alla seconda tripla filata di Abass, che costringe coach Messina al time-out.
Terzo quarto
Nella ripresa la gara si fa più fisica con le due squadre che cercano di cavalcare i rispettivi vantaggi negli accoppiamenti.
Shengelia trova il modo di dare un’importante contributo anche nella fase offensiva, mentre Hackett e ancora una volta Abass segnano due triple molto importanti. Per Milano, invece, ancora poco e niente da Mirotic e soprattutto poco carattere messo in campo nella ripresa, ma la partita è ancora combattuta.
Quarto quarto
Nell’ultimo quarto la Virtus continua a contenere i rimbalzi degli avversari e proprio per questo riesce a mantenere il vantaggio contro i rivali. Lundberg sale in cattedra con 10 punti e un rimbalzo offensivo nell’ennesimo momento delicato della partita, 70-63 a 7′ dalla fine.
Milano cerca in ogni modo di rimanere attaccata alla gara con le giocate di Shields e Mirotic, ma ormai quel briciolo di fiducia che sembrava esserci pare ormai lontano dopo i 17 punti di Lundberg (tutti) nell’ultimo quarto.
Una Milano a dir poco disfunzionale questa sera, che non riesce a far valere quel gran divario di talento e profondità che c’è tra le due compagini. La Virtus ha sfruttato il suo buon momento di forza facendo fronte alle assenze di Mickey e Polonara, ma l’Olimpia non riesce a crederci neanche sul -2 a 1′ dalla fine. Finisce 86-79
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