Olimpia contro Virtus è una partita che non ha mai bisogno di essere spiegata, visto che ha dato vita alle ultime quattro finali scudetto e ha alle spalle una storia che comincia addirittura negli anni ’50 quando le due formazioni più vincenti a livello nazionale si contendevano scudetti in serie. Ci arrivano ambedue reduci da una sconfitta di campionato, l’Olimpia con Tortona, la Virtus a Brescia. Le scorie di EuroLeague hanno lasciato il segno già qualche volta e creato traffico nella parte alta della classifica di Serie A. In più, questa gara arriva dopo due turni di EuroLeague e ambedue le squadre hanno giocato venerdì, dunque andranno in campo a meno di 48 ore dall’ultima fatica, in condizioni eque. L’Olimpia ha il morale alto: ha vinto le due partite giocate all’Unipol Forum in EuroLeague, segnando 193 punti in due partite e rimettendo in ordine la classifica alla vigilia di due trasferte del più alto grado di difficoltà possibile, a Barcellona e Atene-Panathinaikos. La Virtus viene da una settimana turbolenta perché ha perso due partite e cambiato l’allenatore, sostituendo Luca Banchi con Dusko Ivanovic, che ha una lunga storia contro Ettore Messina a livello di EuroLeague (furono protagonisti della prima finale di sempre nel 2001), anche se per motivi burocratici non potrà andare subito in panchina. Stretta nella morsa del calendario frenetico di EuroLeague, potrebbe sembrare una classica in tono minore ma la verità è che tutte e due le squadre per motivi differenti hanno bisogno di una vittoria e daranno tutto. La Virtus per il morale e perché viene da una serie negativa; l’Olimpia perché in campionato ha già perso tre volte e per migliorare la classifica ha bisogno di un successo. Bologna si presenta al completo, quindi Ivanovic dovrà scegliere il primo turnover trai sette stranieri a disposizione. Milano ha recuperato Diego Flaccadori e dovrebbe farcela anche Stefano Tonut ma non ancora gli altri elementi in lista infortunati ovvero Josh Nebo e Leandro Bolmaro. Quest’anno ci sono stati già due precedenti ufficiali, uno a Bologna e un altro a Milano (tralasciando il torneo di Creta). L’Olimpia ha sempre vinto ma ad esempio in Supercoppa lo fece dopo una lunga rimonta e un tempo supplementare, con una squadra diversa perché erano presenti sia Josh Nebo che Leandro Bolmaro. Le difficoltà della gara sono evidenti e la stanchezza inciderà probabilmente sulla qualità del gioco tra due squadre che hanno incrociato le armi dal 2020/21 ad oggi 39 volte in gare ufficiali con un bilancio che praticamente in equilibrio, 20-19 a favore dell’Olimpia.
NOTE – EA7 Emporio Armani Milano-Virtus Segafredo Bologna si gioca domenica 8 dicembre all’Unipol Forum alle 18:15.
GLI ARBITRI – Manuel Attard, Tolga Sahin, Sergio Noce.
COACH ETTORE MESSINA – “Prima di parlare della partita vorrei dire che mi dispiace non affrontare una volta di più Luca Banchi, un eccellente allenatore e una persona per la quale ho grande rispetto. Come ovunque abbia allenato credo che anche alla Virtus abbia svolto un ottimo lavoro. Voglio anche dare il benvenuto in Italia a Dusko Ivanovic che è sempre stato un grande avversario e un amico. La partita è difficile da immaginare come potrà essere tra due squadre che hanno speso moltissimo tecnicamente ed emotivamente durante la settimana e dovranno attingere a tutte la risorse disponibili”.
BOLOGNA OUTLOOK – In campionato, il centro Ante Zizic e Isaia Cordinier sono stati i giocatori più presenti nel quintetto di partenza. In regia sono stati alternati tre uomini, Alessandro Pajola (3.6 punti e 4.6 assist per gara, il 30.8% nel tiro da tre), Matt Morgan (9.8 punti a partita, 45.2% nel tiro da tre) e Daniel Hackett (5.1 punti di media, 46.3% da tre). Le guardie sono Isaia Cordinier, medaglia d’argento olimpica a Parigi 2024, che segna 9.5 punti a partita cui aggiunge 3.9 assist e 3.4 rimbalzi per gara e ha il 67.6% da due, Rayjon Tucker al secondo anno in Italia dopo l’esordio di Venezia (5.8 punti di media) e infine Marco Belinelli. L’ex giocatore dei San Antonio Spurs, un titolo NBA vinto nel 2014, produce 13.4 punti a partita in 20.4 minuti sul campo. Belinelli ha il 44.9% da tre su 5.4 tentativi e il 63.6% da due. L’ala piccola titolare è Will Clyburn, grande star dell’ultimo decennio di EuroLeague, che sta producendo 8.5 punti, 3.1 rimbalzi e 2.5 assist per partita, tirando da due con il 56.8%. L’ala grande è Tornike Shengelia, primo realizzatore di squadra con 15.0 punti a partita, primo rimbalzi con 5.9 di media. Il nazionale georgiano ha il 67.3% da due. Le alternative nel ruolo – Shengelia gioca minuti anche da centro – sono Achille Polonara (7.3 punti e 3.9 rimbalzi per partita) e il lettone Andrejs Grazulis (4.0 punti per gara). I centri sono Ante Zizic, croato con esperienze nella NBA a Cleveland e in EuroLeague a Efes e Maccabi, 8.0 punti e 5.6 rimbalzi di media, 2.1 rimbalzi sono offensivi (ha il 63.4% dal campo), e Momo Diouf (6.7 punti e 3.6 rimbalzi a partita).
I PRECEDENTI Vs VIRTUS BOLOGNA – Il bilancio dei precedenti tra queste due squadre è 120-93 per l’Olimpia, 78-24 a Milano dopo il successo in EuroLeague di questa stagione. Il conto complessivo comprende le gare disputate in campo neutro e quelle giocate in EuroLeague (4-4). Olimpia e Virtus si sono affrontate cinque volte nella finale scudetto: la Virtus ha prevalso nel 1984 (2-1) e nel 2021 (4-0); l’Olimpia ha vinto nelle ultime tre occasioni (4-2 nel 2022; 4-3 nel 2023; 3-1 nel 2024). Quest’anno c’è stata anche la finale di Supercoppa, la terza tra le due squadre, con record di 2-1 in favore dell’Olimpia (vittorie nel 2020 e 2024; sconfitta nel 2021: tutte queste partite si sono giocate a Bologna).
LA BOLOGNA CONNECTION – Giampaolo Ricci ha giocato nella Virtus Bologna per due stagioni vincendo lo scudetto del 2021 da Capitano. Daniel Hackett ha giocato a Milano due anni vincendo lo scudetto del 2014. Ettore Messina ha allenato nelle giovanili della Virtus fin dalla stagione 1983/84 quando era anche assistente di Alberto Bucci e come tale vinse lo scudetto battendo in finale proprio l’Olimpia. È diventato capo allenatore nella stagione 1989/90 rimanendovi fino alla stagione 1992/93 compresa, salvo tornarvi nel 1997 e rimanervi ancora fino al 2002. In queste due parentesi ha vinto due volte l’Eurolega (1998 e 2001), una volta la Coppa delle Coppe (1990), tre volte lo scudetto (1993, 1998 e 2001), tre volte la Coppa Italia.
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