Dopo il successo sulla Virtus Bologna Ettore Messina è stato ospite della DS, Domenica Sportiva, su Rai 2. Ecco le sue parole.
Subito una precisazione. «Ho letto il titolo. Messina: La legge del più forte? Mai detta una cosa simile. Mi ci manca solo quello, che poi quando esco per strada a Bologna mi fanno il mazzo». Solo un titolo precisa la rete, non una dichiarazione.
Sulla partita: «Abbiamo giocato una buona partita, ovviamente siamo contenti».
La DS è dedicata all’anno dello sport italiano, il punto sulla pallacanestro è del coach di Olimpia Milano: «E’ una pallacanestro dove ci sono squadre che hanno dietro proprietà molto importanti, e che dunque hanno potuto affrontare con forze importanti la stagione in corso, e quelle precedenti. Ma ci sono altre che senza gli incassi del pubblico stanno facendo fatica. Questo è un problema, perché va visto ovviamente anche a cascata: scendendo di categoria, il problema è reale».
E il “caso” Virtus Roma è emblematico: «Quella è stata una cosa che ha fatto male perché la Virtus ha iniziato il campionato. Ha fatto male a Roma, ha fatto male alla pallacanestro. Ora speriamo che, pagato questo, non ci siano altri problemi. Le gare rinviate diminuiscono, speriamo che, tra il vaccino in arrivo, e la crescita dei controlli, si riesca a portare a termine una stagione fino ad oggi molto bella».
Un’annata insomma degna di nota: «Non solo perché siamo primi in classifica, che comunque aiuta. Ma perchè ci sono giocatori importanti, o penso a Cremona che questa sera ha giocato una bella partita e ha vinto. Un campionato appassionante, dove non esiste più il fattore campo».
E oggi era il “Beli Day”: «Con Belinelli la Virtus ha aggiunto un giocatore che può cambiare una partita. Se poi spende più tempo per entrare in condizione, tanto meglio» (risata).
Chiusura su Italbasket, e sulla missione “impossibile” di Tokyo 2021: «Varie condizioni per le Olimpiadi. Andiamo a fare il preolimpico sperando di avere in primo luogo i giocatori Nba, oltre chi fa bene in Europa. Poi, visto che si giocherà in Serbia, la speranza è arrivare in Finale, e che le squadre di Jokic e altri in NBA arrivino il più in fondo possibile. Con le porte chiuse, a quel punto, e giocando bene, si potrà sperare nel risultato».
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