Ettore Messina: Prestazione di alto livello. Ora la Coppa Italia e il recupero degli assenti

Ettore Messina: Prestazione di alto livello. Ora la Coppa Italia e il recupero degli assenti

Ettore Messina commenta così il successo del Forum sul Baskonia

Ettore Messina commenta così il successo del Forum sul Baskonia: «In primo luogo una parola per Bruno Carù. Un grande amico, uno straordinario medico conosciuto in tutto il mondo, un amico dell’Olimpia e una meravigliosa persona. Oggi abbiamo onorato anche lui».

Ovvia soddisfazione per la gara: «Abbiamo giocato una gara di altissimo livello, non posso che essere molto contento. Usando le rotazioni ho commesso io l’errore di tenere in campo quintetti con gente che aveva perso il ritmo, devo gestire meglio queste situazioni. Ma ripeto, è una vittoria che ci dà una spinta in classifica. Ora pensiamo alla Coppa Italia, e al recupero di Mitoglou e Shields».

Logico guardare al record e alla posizione in classifica: «E’ presto per fare confronti. Un anno fa si è vinto Coppa Italia, Supercoppa e centrato le Final Four. Quella squadra ha lasciato un segno. Vediamo dove arriviamo quest’anno. Sicuramente abbiamo una rotazione diversa e una profondità diversa. L’anno scorso avremmo rischiato ben di più un infortunio rispetto a quest’anno. La squadra si è compattata, sta giocando, ma si è solo creata una possibilità per giocarci in buona posizione le nostre carte»

E si torna sugli assenti, con una riflessione interessante: «Non abbiamo ancora ottenuto niente, e ripeto, si devono reitegrare due giocatori. Pare paradossale, ma non sarà facile. Il Real nel momento in cui ha ritrovato gli assenti, e aggiunto Deck, ha faticato. Non è così automatico che con il loro rientro ci sia un upgrade. Non sarà facile, ma ovviamente tutti vorrebbero avere di questi problemi, lo so».

Sul lavoro dello staff: «Ci sono tante gare da vedere in poco tempo, e c’è tanto allenamento individuale tra Italia e EuroLeague. Per i quattro allenatori dello staff è un periodo molto intenso, così come per lo staff medico. Paradossalmente sono io quello che fa meno: mi presento, vedo quel che hanno prodotto, lo dico alla squadra e al massimo mi prendo il merito».