Ettore Messina protagonista su La Gazzetta dello Sport nella lunga intervista concessa a Vincenzo Di Schiavi nel giorno della sfida della sua Olimpia Milano a Madrid.
SUL MERCATO
«Abbiamo confermato il budget: è nostro desiderio e, visto ciò che ci circonda, anche un impegno morale andare fino in fondo. Peraltro siamo in linea con gli obiettivi. Un intervento potrebbe essere ipotizzabile solo in caso di disastri legati ad infortuni».
SUL SISTEMA LICENZE
«Il professionismo deve distinguersi per efficienza e ciò implica la necessità di strutturarsi in tutti i settori. Spagna e Germania hanno imboccato questa strada da tempo. È doveroso, per chi partecipa alla Serie A e chi sale dalla Serie A-2, rispondere a certi standard. È una tutela per sè e per gli altri. Poi c’è un altro aspetto: “quis custodiet ipsos custodes”? Chi controlla i controllori? In Nba il commissioner può infliggere multe anche di un milione di dollari ai proprietari. Tutto ciò presuppone quindi un ruolo strategico della Lega e del suo presidente che, senza personalizzazioni, rileva e punisce comportamenti non corretti. Bisogna cambiare mentalità: la disciplina più difficile è l’autodisciplina»
SULLA LETTERA AI LEADER DEL BASKET IN EUROPA
«Sono contento perché molti colleghi, giocatori e arbitri hanno colto il senso della mia iniziativa. Chi non lo ha capito si è soffermato semplicemente sulle proposte che avevo avanzato. Quelle, non le riproporrei»
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