Ettore Messina è stato ospite di Basket On-Er, la trasmissione di Icaro condotta da Alberto Bortolotti. Tra i temi toccati anche la stagione biancorossa e il futuro dello stesso coach di Olimpia Milano.
SULLA STAGIONE
«I nostri alti e bassi ci sono stati in EuroLeague. In Italia siamo sempre stati in alto, e abbiamo giocato la finale di Coppa Italia. Speravo di trovare un po’ di continuità riuscendo ad avere la squadra tutta insieme, nel momento cruciale siamo riusciti ad averla. Abbiamo iniziato i playoff con Billy Baron, poi dopo l’infortunio abbiamo reinserito Voigtmann e non ci siamo più mossi da lì. Nei momenti più difficili ho sempre sperato che, quello che abbiamo mostrato in alcune grandi partite con grandi squadre, potessimo ripeterlo. Purtroppo abbiamo perso partite che non dovevamo perdere e che ci sono costate i play-in».
SUL RAPPORTO CON GIORGIO ARMANI
«Mi onora, mi spinge a fare il meglio possibile, difficile trovare le parole. Nella mia carriera ho avuto grandi dimostrazioni di stima e di affetto da grandi personaggi, da Cazzola a Benetton, arrivando agli anni a Mosca e ad Armani. Che un’icona del paese abbia questo affetto nei miei confronti è un enorme soddisfazione».
SUL FATTO DI RESTARE IN PANCHINA
«E’ quello di cui abbiamo parlato nei momenti difficili, non ci sono cambiamenti. Sì».
SUL BELLO DELLA STAGIONE
«Mi porto la voglia di lavorare da parte di tutta la squadra anche nei momenti no. Da gara-2 con Trento sono stati dei playoff molto belli, e abbiamo battuto una grande squadra, profonda, con giocatori di classe, reduce da una bella EuroLeague e con il fattore campo. Vittoria di grande prestigio, anche perchè è la terza in fila. Credo che nessuno dei rivali abbia il piacere di vedere una squadra vincere tre volte in fila. Alla Virtus non ci sono riuscito, perchè tutti avevano giustamente il piacere di batterci».
SU MASSIMO ZANETTI
«Ha dimostrato di avere a cuore la sua società, il suo club, e questo gli fa onore. E’ fuori discussione»
SU MILANO
«Quest’anno siamo riusciti a superare i 10.000 di media in EuroLeague e in LBA. E soprattutto in Italia è un grande risultato, una dimostrazione di affetto. Sono quattro anni di fila che arrivamo in finale, nella prima la Virtus ci ha distrutto, poi abbiamo vinto noi. Il pubblico ha capito che è una rivalità di alto livello, e si è stretto intorno a noi. Non a caso, da allora non abbiamo più perso in casa nelle finali».
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