Ettore Messina, nel corso dell’intervista concessa a Discovery, ha parlato anche del suo futuro e di come costruisce le squadre nell’EuroLeague di oggi.
SULLE MODALITA’ DI COSTRUZIONE DEL ROSTER
«Il numero di giocatori già comprovati è ormai quello, 30-35 giocatori di età mediamente alta che costano molto, anche perchè la NBA pesca molto. Gli altri sono scommesse. E per definizione vanno bene, o vanno male. Abbiamo avuto anni in cui abbiamo azzeccato tanto, e altri in cui abbiamo azzeccato meno. Si fanno degli errori pur guardando, parlando, informandosi, e magari alla fine i giocatori non si trovano di loro
L’atletismo è una cosa importante, così come avere giocatori pericolosi al tiro. Con queste fisicità i campi si restringono, davanti hai masse fisiche sempre più grandi, se non hai tiro da fuori ti si complica tantissimo la vita. Non è facile, si fanno errori e bisogna navigare anche attraverso a questo».
SUL SUO MODO DI LAVORARE
«Nel mio piccolo ho sempre cercato di delegare parti anche importanti del lavoro. Quello che ho provato ad imparare da Pop è la capacità di sintesi, di capire le due cose da fare anche in un allenamento da 20’. E’ quello che ho provato a imparare sempre di più».
SU ALLENARE DOPO I 70 ANNI
«No, lo escluderei».
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