Ettore Messina, coach di Olimpia Milano, ha rilasciato a Discovery una lunghissima intervista. Un primo passaggio è stato sul calendario europeo.
«Ne hanno parlato in tanti, Luca Banchi e altri allenatori. Se continuiamo così, mi ricorda un film di quando io ero ragazzino che si intitolava “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Raccontava di una storia nel Midwest americano. C’era una balera dove facevano dei concorsi di ballo, le coppie ballavano fino a uno sfinimento. Chi resisteva vinceva. Noi stiamo facendo un po’ la stessa cosa».
«Questi ragazzi giocano 80-90 partite. Poi la maggior parte di loro va a giocare anche in Nazionale in estate. Le Federazioni giustamente vogliono i suoi spazi, i campionati nazionali vogliono i loro spazi, EuroLeague vuole i suoi spazi. Se tutti vogliono i loro spazi, alla fine chi non avrà più spazio saranno i giocatori».
«Il numero di infortuni è salito in maniera esponenziale. Aggiungo un aspetto. Questo è il primo anno, con l’eccezione dell’estate in cui c’è stato il Covid, in cui le squadre avranno la possibilità di fare finalmente una preparazione con tutti i giocatori, visto che le Olimpiadi finiranno a metà agosto».
«Fino ad oggi, invece, costruivi roster importanti, spendevi un sacco di soldi, e poi a settembre alcuni giocatori erano ancora via. Quindi, non riesci a fare la preparazione con tutta la squadra. Attendiamo il giorno in cui il problema verrà risolto con saggezza. Ognuno dovrà per forza di cose rinunciare a qualcosa, e avremo una situazione più equilibrata. Ovvero meno infortuni, giocatori meno stanchi e quindi un prodotto importante sempre e comunque in qualsiasi competizione».
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