Così Ettore Messina ha commentato la gara di Trento: “Siamo contenti perché abbiamo fatto tutto da soli, indipendentemente dagli altri risultati. Siamo contenti perché, dopo una partenza molto brutta per tanti motivi, abbiamo avuto una grande risposta fisica e mentale. Dal meno 15 al più 11 ci sono stati 26 punti di scarto in un quarto e mezzo circa che a Trento, nelle nostre condizioni, è una cosa non facile, tutt’altro. Trento è una buonissima squadra, corre, atletica, ben organizzata. Noi dopo aver preso un buon vantaggio nel terzo periodo siamo calati soprattutto per la stanchezza, ma è un calendario tremendo ed era la sesta volta che giocavamo con un giorno di riposo dalla gara precedente di Eurolega. Portarla a casa non era facile ed è stato qualcosa di importante per lo sforzo fatto dai ragazzi“.
Le prove di Napier e Bortolani, decisivi nel match: “Napier l’abbiamo voluto perché è il playmaker dello scudetto e sappiamo che ha le potenzialità per segnare i canestri importanti. Ma stasera mi è piaciuto come ha tenuto in mano la squadra, dettato i ritmi. Ha giocato una grande partita così come l’ha fatta Giordano Bortolani. Essendo giovane non vorrei fargli troppi complimenti, ma se in 17 minuti fai più 26 di plus/minus significa che hai fatto bene“.
La Coppa Italia: “Al momento, non ci penso, non riesco, vedo solo davanti a me la partita di martedì con l’Alba Berlino”.
Commenta
Visualizza commenti