Così Ettore Messina ha commentato il successo in gara 3 della finale scudetto con la Virtus: “Una partita molto difficile e dura. Abbiamo avuto una buona partenza, abbiamo un po’ sofferto difensivamente tra fine primo e secondo quarto, ma abbiamo fatto partita molto concreta in attacco, avendo gioco in post basso, con una grande prova di Melli, e le guardie hanno fatto cose importanti. È però solo un passo avanti in una serie probabilmente lunga, loro hanno tanto talento”.
L’applauso ai tifosi: “Un bellissimo pubblico. In tutti i momenti difficili ci ha sostenuto e questa è la grande differenza. Sentirti spingere così aiuta a ritrovare fiducia. Spero avremo tante serate così in futuro, sia nel finale di stagione, che per le prossime annate”.
Decisivo l’apporto dalla panchina per la serie? “Assolutamente sì. E quello che è successo, tranne nella prima partita con Reggio Emilia, nei playoff. Oggi abbiamo avuto quasi un’equivalenza tra primo e secondo quintetto. Se riusciamo ad allungare le rotazioni a 10 persone, inizia a diventare un’altra roba. Abbiamo tutta gente che si sforza a battersi in difesa, poi un canestro tendiamo a trovarlo”.
Ritmo diverso: “Non è facile andare a Bologna e fare delle corse, perché loro sono una squadra fortissima. Oggi abbiamo ricontrollato i rimbalzi. Da quel punto di vista, questo ci ha permesso di correre un po’ di più, alternando chi portava avanti la palla. Jerian, oltre ai punti, ha portato spesso la palla su ed ha fatto entrare la squadra in ritmo nei giochi”.
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