Ettore Cremascoli, numero uno di Urania Milano, è il protagonista di “Uomini e Canestri” su Repubblica-Milano. Ecco alcune sue dichiarazioni a Luca Chiabotti.
«Siamo molto contenti del campionato che stiamo facendo: partiti con delle aspettative più alte dell’anno scorso, abbiamo costruito una bella squadra con persone che si danno una mano. S’è visto nel girone di andata giocato praticamente senza Gerald Beverly, infortunato: in situazioni come questa è facile farsi prendere dalla fretta, ma noi cerchiamo sempre di avere pazienza. Ci è andata bene, i ragazzi sono stati bravi»
«Adesso, la cosa fondamentale è fare affezionare il pubblico alla nostra squadra. Tante persone sono venute, si sono trovate bene perché le partite sono divertenti e l’ambiente è bello. Ma dobbiamo riuscire a riportarle all’Allianz, non solo sporadicamente. È un dato fondamentale per salire l’ultimo gradino, il più difficile. Che non si può concepire seriamente senza avere anche un pubblico da Serie A che riempia sempre il palazzo»
«Costruire una identità è quello che ho chiesto a Biganzoli fin dal primo giorno. Come di lavorare sul vivaio: produrre giocatori per la A-2 non è semplice ma ci stiamo riuscendo con Matteo Cavallero. L’idea che ci guida è di far crescere le persone nel club, tutti, perché nessuno di noi è nato imparato. Grazie alle loro qualità, Luca e Davide sono arrivati a livelli sempre più alti assieme alla società. Sono stati bravissimi»
Commenta
Visualizza commenti