Ennis: “Ora mi sento bene, sto recuperando la mia potenza: darò tutto me stesso per la squadra”

Ennis: “Ora mi sento bene, sto recuperando la mia potenza: darò tutto me stesso per la squadra”

Venezia ritrova Tyler Ennis dopo oltre un mese di assenza

La Reyer Venezia ritrova il suo leader e il suo faro in regia Tyler Ennis. Il play canadese tornerà in campo giovedì 28 in EuroCup contro il Lietkabelis. L’ultima partita giocata da Ennis risale alla sfida giocata a Pistoia il 20 ottobre.

Come sta procedendo il recupero? Il rientro con il Lietkabelis in EuroCup?

“Il time-out che ho dovuto affrontare fuori dal campo è stato un periodo particolare. Si è trattato di una situazione di “day to day”, senza una data certa per il rientro in campo. Una battaglia giornaliera affrontata insieme al club e ai professionisti dell’organizzazione. Ora mi sento bene e questa sosta FIBA mi ha aiutato ulteriormente per allenarmi duramente e recuperare la miglior forma fisica possibile.
La gamba la sento sempre meglio, sto recuperando la mia potenza. Spero di non dovermi più fermare da qui alla fine della stagione”.

A Pistoia sembrava avesse smaltito l’infortunio di Lubiana, poi che è accaduto?

“Sono rientrato in campo a Pistoia dopo aver saltato due settimane per l’infortunio di Lubiana. Mi sentivo molto bene in quella partita, non sentivo di avere poco ritmo. Purtroppo nei giorni successivi ho sentito riacutizzarsi il dolore che mi ha costretto ad un ulteriore stop. Tornare in campo al mio meglio ora richiede un po’ di tempo, ma sono contento di poter tornare a sfidare gli avversari invece che il mio infortunio.

Sente il peso della responsabilità leggendo che un po’ tutti aspettano il suo rientro per far girare la stagione della Reyer?

“Non la vedo così. Sono una persona a cui piacciono le responsabilità e vedendo la nostra squadra non riuscire ad esprimersi per quello che sarebbe il nostro potenziale mi fa soffrire perché vorrei aiutare. Non mi sento il salvatore di nessuno. Darò tutto me stesso per essere utile a cominciare da ciò che ha cercato di fare per tutta la carriera: aiutare i compagni a trovare ritmo e canestri. Abbiamo affrontato sfortune ed infortuni che avrebbero abbattuto chiunque, credo che noi ne siamo usciti fortificati. Diversi giocatori hanno giocato troppi minuti e fisicamente è una cosa che pesa. Abbiamo giocato una sola partita al completo poi abbiamo perso Munford, poi mi sono fatto male io, infine Parks. È davvero difficile affrontare una cosa del genere e avrebbe condizionato chiunque. Credo che giocare con gioia e divertirsi sia una parte importante per avere successo, ma onestamente è difficile divertirsi quando si perdono le partite. Le vittorie sono la miglior medicina. Abbiamo un gruppo straordinario che sta lavorando in maniera importante, non vedo l’ora di dare il mio contributo in campo”

Ha mai visto in carriera una serie così lunga e ripetitiva di infortuni nella stessa squadra?

“No. Assolutamente no. Ho avuto esperienze di compagni di squadra che hanno avuto più infortuni durante la stagione, o ricadute. Ma una cosa così mai. Sono tutti infortuni diversi. Questo però ha consolidato il nostro carattere, alcuni giocatori hanno avuto l’opportunità di giocare tanti minuti e questo ci aiuterà nel prosieguo della stagione perché avremo bisogno del contributo di tutti. La sfortuna però fa parte della pallacanestro. Tuttavia abbiamo l’opportunità di ribaltare la situazione in campionato italiano ed EuroCup. Siamo positivi, lavoriamo bene e sappiamo che c’è ancora tanto basket da giocare. Abbiamo tanto lavoro davanti a noi, ma man mano che recupereremo i giocatori le cose andranno sempre meglio secondo me”

Ha vinto l’ultima Coppa Italia con Napoli: c’è tempo per la Reyer per raggiungere la Final Eight?

“Certo. Non so quante partite dobbiamo vincere per essere qualificati, ma abbiamo possibilità e vogliamo qualificarci per Torino. È una competizione molto particolare, in un momento della stagione in cui le squadre stanno ancora lavorando su se stesse.
Inoltre è un torneo ad eliminazione diretta, aperto a tutti le possibilità: l’anno scorso con Napoli abbiamo affrontato Brescia, Reggio e Milano. Chi avrebbe scommesso sulla vittoria di Napoli? Questa è certamente la parte più elettrizzante della Coppa Italia.
La Reyer ha grandi qualità, abbiamo tanti giocatori che possono essere protagonisti e abbiamo la versatilità che può permetterci di accoppiarci contro ogni avversario.
Dobbiamo affrontare una partita alla volta per provare a qualificarci. Ovviamente ci servono tante vittorie, ma dobbiamo pensare ad una gara alla volta.

Come si spiega che la Reyer ha la miglior difesa e il peggior attacco del campionato?

“Innanzitutto diversi giocatori hanno dovuto ricoprire ruoli e posizioni non naturali. Le assenze che abbiamo avuto ci hanno costretto a rotazioni diverse con quintetti sempre diversi. Non credo che le persone realizzino quanto sia difficile e quanto questa cosa abbia influenze sul gioco dei singoli giocatori, soprattutto in termini di costanza offensiva. Spero di poter aiutare in attacco, ma voglio sottolineare come la nostra difesa sia di altissimo livello. In ogni caso è uno sforzo di squadra, non basta il singolo. Dobbiamo continuare ad allenarci bene, aiutandoci l’uno con l’altro, avendo fiducia in noi stessi, per migliorare la chimica. E sono certo che le nostre percentuali miglioreranno”.

Quali sono secondo lei i play più forti arrivati in questa stagione nel campionato italiano?

“Justin Robinson di Trapani, abbiamo giocato contro in passato, è davvero forte e sta facendo bene. Cassius Winston sta avendo un grande impatto nel nostro campionato così come Nenad Dimitrijevjc e Rob Gray. In generale l’Italia è ricca di guardie ed esterni molto forti”.