Il leggendario coach del Partizan Zeljko Obradovic rivela: politica e religione hanno impedito a Nikola Mirotic di firmare con il club di Belgrado.
«Ti dirò tutto quello che so a riguardo – Obradovic ha riaperto il tema che ha fatto discutere per un’estate in un’intervista alla rivista di Nedeljnik – Dopo diverse conversazioni con Nikola, mi ha chiamato e ha detto che sarebbe venuto sicuramente al Partizan».
«L’unica cosa che mancava era risolvere la questione tra lui e il Barcellona, che era molto complessa. Ma siamo sempre rimasti in contatto. Nikola è un ragazzo estremamente educato, tutte quelle conversazioni sono state piacevoli, tutto stava andando come doveva. Abbiamo parlato del processo di formazione della squadra, dei giocatori che volevamo firmare, di come pianificare il sistema: era interessato a ogni dettaglio.
Dopo due settimane di confronti mi ha chiamato dicendomi che non poteva venire. Quando gli ho chiesto perché, mi ha detto che era a causa di una certa pressione» ha spiegato in dettaglio Obradovic.
E ancora: «Gli ho detto che siamo tutti sotto pressione. Offese, aspettative, minacce… fanno parte del lavoro, ma nessuno ha davvero subito conseguenze da queste pressioni. E pensavo che lui potesse gestirla. Poi mi ha detto che aveva ricevuto diverse chiamate, e che per questo sarebbe stato costretto a rinunciare».
Obradovic ha anche confidato come Mirotic avesse ricevuto chiamate da politici e membri della chiesa. Senza fare nomi: «Ti dirò esattamente cosa mi ha detto. Non ha menzionato nomi, ma ha sostenuto di aver ricevuto chiamate da politici e membri della Chiesa. So solo questo. E lui può confermare tutto ciò» ha concluso Obradovic.
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