È veramente tanto l’affetto e la stima che lega la nostra pallacanestro a Gianni Corsolini che ci ha appena lasciati all’età di 87 anni.
Era un vero uomo di basket. Senza alcuna retorica, è stato uno dei padri della pallacanestro italiana moderna, dove ha saputo interpretare tutti i ruoli: dal giocatore, all’allenatore, dal giornalista al dirigente di società fino ad essere Presidente della Lega di Serie A. L’ha fatto con signorilità, eleganza ed intelligenza. Nel 2009 era entrato a far parte dell’Italia Basket Hall of Fame, nella sezione una vita per il basket, con l’unanimità dei voti. Era una persona affabile e disponibile nel sociale come nel lavoro.
Il presidente FIP Giovanni Petrucci, a titolo personale e a nome di tutta la pallacanestro italiana, commosso ne piange la scomparsa, condivide il dolore della famiglia ed abbraccia la moglie Mara e i figli Luca, Claudia e Chiara.
Gianni Corsolini è nato a Bologna il 5 ottobre del 1933, dove, giovanissimo, nel 1957 divenne prima vice e poi capo del Settore giovanile della Virtus Bologna.
Nel 1958 passò a Cantù come capo allenatore (per due stagioni), quindi altri due anni come dirigente, per poi tornare in panchina per altri tre.
Nel 1966 scelse Boris Stankovic, futuro segretario generale della FIBA, come allenatore di Cantù con cui nel 1968 vinse lo scudetto.
Nel 1969 divenne General Manager della Snaidero Udine. Dal 1986 al 1996 di nuovo a Cantù come General Manager: vinse la Coppa Korac nel 1991.
E’ stato Presidente della Lega di Serie A dal 1977 al 1979.
Dal 1998 al 2005 è stato Presidente dell’USAP, l’Unione sindacale degli allenatori di pallacanestro.
Nel 2009 l’ingresso nell’Italia Basket Hall of Fame.
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