Draymond Green ha concesso una lunga intervista a The Athletic, in cui affronta diversi argomenti.
Qui riportiamo alcune delle sue considerazioni sulla stagione di Steph Curry.
“La realtà è che abbiamo una squadra molto, molto giovane e inesperta. E la maggior parte dei giocatori al posto di Steph Curry inizierebbe a manifestare il suo disappunto con i media e parlerebbe di quanto la situazione faccia incazzare i veterani e diminuisca le possibilità di vincere un titolo. Ma da Steph non avete sentito un solo fiato su questo argomento.
In realtà, giocando con lui e andando a lavorare con lui ogni giorno, non ne ho sentito parlare nemmeno io. E questa è una vera testimonianza di chi è Steph, del suo carattere e della sua leadership.
Cercando sempre di essere al suo top Steph consente a tutti questi giovani ragazzi di A) avere un leader da seguire, e B) tanto tempo e fiducia per crescere.
Penso al modo in cui si è approcciato a questa stagione, abbassando la testa e andando a lavorare ogni giorno. Dopo le vittorie, dopo le sconfitte, è sempre in sala pesi dopo ogni partita. In sala pesi tutti i giorni. La quantità di lavoro che ha svolto (è incredibile). E ovviamente si vede nel suo gioco e sta dando i suoi frutti. Ma come ho detto, la cosa che è stata più impressionante per me è che molti ragazzi al suo posto si lamenterebbero della mancanza di veterani nella squadra. Una superstar del calibro di Steph, nel pieno della sua carriera e probabilmente nel suo miglior anno di sempre, si lamenterebbe. E lui non l’ha mai fatto. Per me è stata la cosa più bella da guardare. Ovviamente le partite sono state fantastiche, i suoi tiri sono fantastici. Ma l’aspetto che mi ha impressionato di più è stato semplicemente il suo approccio.
Ha fatto lavorare tutti di più. Ha indotto tutti a fare tutto il possibile per migliorare. Per quanto mi riguarda, mi ha fatto stare in sala pesi – di più, di più, di più – perché è come se non potessi guardare Steph Curry farlo ogni giorno senza seguire il suo esempio”
Sull’MVP.
“Siamo passati da 15 vittorie e il pessimo gioco dello scorso anno al 37-33 attuale, senza grossi cambiamenti nel roster. E la parola MVP è l’acronimo di Most Valuable Player – Valuable. Penso che a volte – molte volte – sia visto come “Chi segna di più? Chi ha le statistiche migliori? ” E non sempre il premio viene dato al giocatore più ‘valuable’. Ebbene, Steph è ovviamente in testa alla classifica dei realizzatori. Ma guarda il suo valore. Guarda cosa ha fatto per portare una squadra che ha vinto 15 partite l’anno scorso a ridosso dei playoff. E se non sbaglio, Russell Westbrook ha vinto l’MVP (nella stagione 2016-17) nonostante un record di squadra non dei migliori”
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