Draymond Green, ala e leader dei Golden State Warriors, ieri ha parlato dello stato attuale della NBA, sostenendo che il gioco venga arbitrato in modo diverso rispetto al passato e che le stelle non ricevano più vantaggi. Quando gli è stato chiesto se ritenesse la NBA noiosa, l’ex Michigan State ha risposto senza esitazione: “Assolutamente.”
La lega sta cercando di contrastare questa percezione, in un’era caratterizzata da punteggi più alti, un numero record di tiri da tre punti e meno contatti fisici rispetto al passato. “Penso che, come lega, ora ci si concentri troppo sulle analisi statistiche,” ha commentato Damian Lillard. “Senti i tifosi dire apertamente che vogliono una squadra che pensi solo a tiri da tre e layup. Che non tiri troppo dalla media distanza. Questo toglie originalità al gioco, che è stato pensato per essere giocato in un certo modo, utilizzando tutte le zone del campo.”
Lillard ha anche evidenziato la tendenza della NBA a imitare le strategie vincenti, spiegando: “Questa è una ‘copycat league’. Non puoi giocare in un modo diverso da quello che sta funzionando….”
Nonostante le critiche, la NBA sta per firmare nuovi contratti per i diritti TV e Streaming da almeno 76 miliardi di dollari, triplicando il valore del precedente accordo. Gli stipendi dei giocatori sono ai massimi storici, gli spettatori continuano ad affollare le arene e il merchandising vende a ritmi record. Il commissioner Adam Silver ha difeso lo stato della lega: “Stiamo prestando molta attenzione a tutto questo. Non dirò mai che non ci sia margine di miglioramento, ma sono soddisfatto della situazione attuale.”
Tuttavia, il dibattito sul prodotto in campo continua. Green ha citato un’intervista di Kobe Bryant in cui la leggenda dei Lakers definiva la NBA moderna “accidental basketball.“
“È tutto penetra e scarica,” aveva detto Bryant. “Poi il tiro può entrare o meno.”
Green concorda pienamente: “Non avrebbe potuto avere più ragione.”
Ha poi parlato di una recente partita tra i Warriors e i Lakers di LeBron James, in cui ha provato una sorta di sollievo nell’affrontare un giocatore come James, noto per la sua intelligenza tattica. “Ogni possesso è una mossa a scacchi,” ha detto Green. “Oggi in NBA non succede spesso… Oggi si punta tutto su chi corre più veloce e chi segna più triple. Non c’è sostanza. È molto noioso.”
Per i Warriors, guidati da campioni come Green, Stephen Curry e l’allenatore Steve Kerr, questo stile di gioco non è l’ideale. “Vogliamo essere una delle squadre che non giocano accidental basketball,” ha concluso Green. “Questa è la sfida.”
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