Doc Rivers, coach dei Milwaukee Bucks, ha espresso dure critiche agli arbitri dopo una decisione a dir poco controversa nella sconfitta per 115-114 contro i Charlotte Hornets.
Con 7.3 secondi rimanenti e i Bucks in vantaggio di un punto, LaMelo Ball si è lanciato verso il canestro sulla destra del campo ma è sembrato scivolare e cadere senza subire contatto evidente. Tuttavia, gli arbitri hanno fischiato un fallo a Giannis Antetokounmpo. Le immagini del replay non hanno mostrato alcun contatto, ma Ball ha ottenuto due tiri liberi che di fatto hanno deciso l’esito della sfida.
Lamelo tripped over his own feet and the refs called a foul 💀 pic.twitter.com/ZGDQuDMFhG
— BricksCenter (@BricksCenter) November 16, 2024
Nel possesso successivo, Antetokounmpo ha tentato un tiro sulla sirena, ma il pallone è uscito dal canestro, decretando la vittoria degli Hornets.
Rivers ha commentato duramente:
“Penso che l’azione finale sia stata decisa da un errore arbitrale. È la seconda partita consecutiva in cui, sull’ultimo possesso, viene fatta una chiamata sbagliata.”
I Bucks non avevano più possibilità di utilizzare il challenge per contestare la decisione. Dopo la partita, il capo degli arbitri, Curtis Blair, ha ammesso l’errore:
“Durante l’azione dal vivo abbiamo chiamato un contatto irregolare gamba contro gamba. Tuttavia, dalla revisione post-partita non è emerso alcun contatto illegale.”
Un episodio simile si era verificato qualche giorno prima contro i Detroit Pistons. In quella partita, con 1 secondo sul cronometro e il punteggio sul 111 pari, era stato fischiato un fallo inesistente ad Antetokounmpo. Tuttavia, Ron Holland II dei Pistons aveva sbagliato entrambi i tiri liberi, permettendo ai Bucks di vincere 127-120 nei tempi supplementari grazie ai 59 punti di Antetokounmpo.
Rivers ha concluso:
“LaMelo Ball è caduto da solo. Nessuno era vicino a lui, ha semplicemente perso l’equilibrio. Avremmo recuperato la palla e vinto la partita. Invece, per la seconda volta consecutiva, una chiamata sbagliata ci penalizza. A Detroit siamo stati fortunati, oggi no.”
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