Dino Meneghin, leggenda del basket italiano e dell’Olimpia Milano, ha parlato a Sandro Pugliese de Il Giorno (via RealOlimpiaMilano) delle Final Four che la squadra meneghina si appresta ad affrontare.
Questo un estratto.
KYLE HINES
«Gli invidio tantissimo l’elevazione che ha (ride Meneghin, ndr). Mi piace l’atteggiamento, è sicuro di se stesso ed è un giocatore completo. Stiamo scoprendo che sa anche portare palla. Non pretende nulla, mette il proprio lavoro al servizio della squadra, rendendo oro quello che gli capita intorno. Questo suo atteggiamento è la sua forza, ma è anche una forza per la squadra perché infonde tranquillità a tutti».
SUI PREGI E I DIFETTI DI OLIMPIA
«Quando aumentano la pressione difensiva e quando la palla in attacco gira velocemente sono davvero forti. Se la palla si muove è difficile che non arrivi un tiro semplice. Forse è mancata un po’ la continuità anche nell’arco della stessa gara. Certe volte vanno a +15, ma non chiudono la gara rendendosi la vita più complicata. Per vincere questa Final Four bisognerà azzerare i cali all’interno dei 40 minuti»
SUI PARAGONI CON L’OLIMPIA DEGLI ANNI ’80
«L’unione del gruppo mi piace molto e penso che sia stato il cambio di passo che hanno fatto nella seconda parte di stagione. Non vedo più musi lunghi quando ci sono i cambi, tutti vanno nella stessa direzione. E’ significativo il motto che ha voluto Messina al suo arrivo: Insieme. Mi piace molto, semplice, ma efficace».
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