Il precampionato può essere falso come una moneta da cinque euro, ma la Dinamo piace per il modo in cui approccia e affronta Cremona, cercando di essere aggressiva, di giocare al massimo dell’intensità attuale e di mettere in pratica il lavoro delle prime due settimane.
Non ci sono stelle o stelline, ci sono giocatori che vanno a tutta, le gambe sono pesanti, il caldo incide, ma il tentativo di essere solidi e compatti è ammirevole soprattutto se hai in pratica 11 giocatori nuovi e un paio di cavalli imbizzarriti a bordocampo che vorrebbero giocare ma non possono, Bibbins è già leader anche senza toccare un pallone, Veronesi scalpita, ma il precampionato insegna che non bisogna correre nessun rischio. Sassari domina sotto i tabelloni anche grazie all’assenza di Owens ma le classiche 50% per cent ball sono tutte del Banco.
La Hoop city sarda si scalda per i giganti, Fobbs gioca un primo tempo di assoluto livello, difende, salta, sporca i passaggi, mette dentro il match una fisicità sopra le righe. Sokolowski è un moto perpetuo che fa sempre la cosa giusta, mentre impressiona il modo di stare in campo di Halilovic, che scarica tutto il suo portfolio tecnico e agonistico.
Poi c’è il numero 20, un nuovo acquisto, aspetta la partita, è carico, prova ad aiutare i compagni, quando si accende ricorda il motivo per cui è mancato tanto nella scorsa stagione, il bacio al polso è il più bel segnale di bentornato a capitan Bendzius.
La Dinamo vuole avere una base italiana garantita, Tambone fa tutto quello che deve fare, difende, converte gli scarichi, tira in transizione e gioca anche da playmaker, Udom è utilissimo per la sua polivalenza e per la durezza in campo, mentre Cappelletti è esemplare per disciplina, capacità di far giocare la squadra e gestione del ritmo. La ciliegina di serata ce la mette Renfro, impressionante nella sua generosità e nel voler aiutare la squadra in tutte le maniere, stoppa, corre, rolla, cambia su tutti, va a rimbalzo, il compagno perfetto.
Markovic è già in clima Champions League fa su e giù per il campo, è come il correttore automatico, prima o poi passa su tutto il foglio, Trucchetti ne sente di tutti i colori però ha la faccia tosta e la personalità di tirare fuori dal cilindro 3 passaggi che ti lasciano a bocca aperta.
È solo la prima partita, il cammino è lungo, bisogna mettere benzina nel motore e non abbassare mai la guardia, in Francia sarebbe umilté, intensité, e identité, un primo passo nella direzione del cammino di squadra.
Commenta
Visualizza commenti