Era tutto apparecchiato per la festa, il ritorno a casa dopo tanto tempo, i 3000 del PalaSerradimigni, le due vittorie in trasferta, l’ingaggio di Miro Bilan, le 150 di Logan con la maglia del Banco, la serata perfetta per saltare in solitaria al 4° posto e mettersi dietro un’altra concorrente playoff, conquistando la sesta vittoria nelle ultime sette. Quando tutto sembra perfetto per vincere, perdi, è una regola non scritta che puntualmente si ripete.
Scaramanzie a parte, la macchina della Dinamo deve fare un passaggio in officina, deve cambiare assetto per il finale di stagione e per la corsa playoff. È stato deciso di modificare il telaio con un grande pezzo di ricambio, che magari nell’immediato non renderà la vettura del Banco ancora più competitiva, ma che potrebbe alzarne esponenzialmente il potenziale. È questa in sintesi la situazione di oggi a Sassari, squadra che veniva dal Covid e da una partita in un mese, che vince cinque delle ultime sei partite di campionato, ma che ha la possibilità di mettere nel proprio roster un califfo come Miro Bilan, in una posizione quella di centro che più volte era stata messa sotto pressione, “tappata” dalle bellissime prestazioni di Diop.
Ecco il commento di Bucchi nel post partita sull’argomento Bilan
Bendzius a parte, diventano poi importanti e chiave le bocche da fuoco del Banco, Bilan crea gioco, se lo raddoppiano devi essere pronto a martellare, la tensione, il pubblico ritrovato, un po’ di pressione in più contro la leggerezza di Tortona ha un po’ sporcato le percentuali della miglior squadra del campionato come precisione dall’arco. Robison e Burnell non sono tiratori puri, ovvio che servano i canestri di Kruslin, Gentile e Logan, deputati a colpire dall’arco insieme all’ala lituana.
La ricetta di Gentile per uno step ulteriore
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