Coach Markovic arriva stremato in sala stampa dopo aver giocato anche lui la partita:
“Il maggior problema dall’inizio della partita è stato giocare completamente fuori ritmo in attacco, non seguire il piano che ci eravamo prefissati, sbagliando tiri aperti abbiamo perso tutto il controllo del tempo del match. Non abbiamo più condiviso la palla e volevamo risolverla individualmente. Per capirci con il piano partita con Silins non volevamo concedergli tiri e invece non lo abbiamo fatto”.
“La partita è cambiata nella seconda metà del terzo quarto quando abbiamo difeso bene e abbiamo avuto un giocatore che segnasse con continuità. Siamo andati a +6, abbiamo perso lucidità, Pistoia è stata bravissima a rimanere attaccata, abbiamo sprecato il bonus presto, non abbiamo chiuso la partita con dei tiri aperti, avrebbero potuto vincere anche loro, sono stati episodi.”
“Sono contento perché i ragazzi hanno combattuto, hanno voluto vincere nonostante la pressione di perdere, i tiri aperti sbagliati e non avere la fiducia probabilmente in casa nel riuscire a scrollarsi di dosso certe situazioni, abbiamo fatto a Tortona, forse meglio, ma prendo il successo per quello che abbiamo dato, con i nervi. Se pensate che abbiano giocato più liberi è un grande errore, bisogna difendere e giocare, il coach non crea mai i momenti della partita, abbiamo sbagliato dei tiri aperti, tanti, ma nel primo tempo abbiamo sbagliato le scelte, se difendi crei i momenti del match giusti ma deve partire da quello”
Ha pensato di essere in discussione se avesse perso:
“Faccio il lavoro da tantissimi anni e ho vissuto la guerra da giocatore, non è la fine del mondo, è un lavoro. Non penso mai a quello, penso sempre alla situazione per i miei giocatori, a cercare di fare il mio lavoro e di metterli nella miglior condizione di giocare, non posso sostituirmi a loro o alla società nel decidere. La vita va avanti, ho vissuto la guerra e faccio il professionista fino in fondo”
Le parole del capitano Eimantas Bendzius:
“Abbiamo iniziato molto scarichi, senza energia, davanti ai nostri tifosi, non poteva andare bene. Ci siamo detti all’intervallo di prendere coraggio, di dare tutto quello che avevamo anche con un avversario che giocava leggero e che ha dimostrato di poter vincere. Abbiamo messo il nostro corpo, ci abbiamo messo il cuore, abbiamo difeso, abbiamo dato tutto, dovevamo restare lì anche nell’ultimo quarto con il doppio dello sforzo, ci serve una mentalità forte, restare uniti.”
Cambiato qualcosa nella rimonta di oggi?
“Abbiamo lavorato a rimbalzo d’attacco che ci hanno permesso di riaprire o di vincere la partita, dettagli fondamentali come le stoppate di Renfro, i liberi di Bibbins, l’ultima difesa, tutte cose che hanno fatto la differenza”
La prestazione personale, quanto hai sofferto?
“All’intervallo ho detto ai ragazzi, ho sbagliato anche io, ho fatto errori, dobbiamo combattere, dobbiamo restare uniti e dare tutto, usare la nostra energia, dovevamo tutti andare oltre i nostri errori, avevamo perso fiducia, rompere il cerchio dopo essere andato in difficoltà”
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