La Dinamo Banco di Sardegna è lieta di annunciare che Demis Cavina sarà l’allenatore per le prossime due stagioni: coach Cavina ritorna in Sardegna a distanza di dodici anni. A Sassari nel biennio 2007-2009 Demis condusse la Dinamo alla prima finale promozione della sua storia, cedendo solo nel finale a Soresina: per lui un lunghissimo curriculum in Serie A2 dove ha disputato la finale con Veroli nella stagione 2010-2011. Ha allenato Tortona, Imola e Udine per arrivare -nel 2019- alla Reale Mutua Basket Torino dell’attuale dirigenza sassarese. Qui ha compiuto un vero miracolo sportivo incorniciando due anni incredibili con il 75% di vittorie, trascinando la formazione piemontese alla finale promozione, dopo la sfiorata promozione in A della stagione interrotta dal Covid.
Presentato ufficialmente ai media questa mattina in conferenza stampa, nella Club House di Sassari, a dare l’annuncio il presidente Stefano Sardara: “Son felice di annunciare il ritorno di Demis Cavina come allenatore per i prossimi due anni. Il percorso della sua carriera lo conoscete già, ho conosciuto un professionista serio negli ultimi due anni col progetto Torino e sono strafelice che il coach abbia accettato di venire a Sassari. Lo staff tecnico è in fase di completamento, rimarrà Giorgio Gerosa come assistente e stiamo definendo il secondo assistente. Tema giocatori sicuramente Diop tornerà a Sassari e questo ci consente di partire con un gruppo bello corposo che già conosciamo: parlo di Devecchi, Spissu, Bendzius, Gentile, Treier, Chessa, Gandini”.
Le prime parole di Demis Cavina da allenatore della Dinamo tradiscono l’emozione del suo ritorno in Sardegna: “C’è grande emozione e orgoglio da parte mia nell’essere qua e nel pensare di allenare un club come Sassari. Ho lasciato questa società tanti anni fa e la ritrovo tra le grandi del campionato italiano, con un consolidato progetto europeo e obiettivi importanti. La Dinamo ha un modo di lavorare chiaro e tanta ambizione, devo ringraziare chi ha avuto fiducia in me. Ovviamente negli ultimi due anni io e la dirigenza abbiamo avuto modo di conoscerci a fondo a Torino e lavorare in totale sinergia, questo rapporto nasce dall’unità di intenti e dalla condivisione di un’ambizione comune. Ringrazio il presidente Sardara per la grande opportunità, non vedo l’ora di iniziare questo nuovo percorso e rituffarmi in un ambiente che conosco già bene, in queste ore abbiamo già iniziato a parlare del nuovo progetto. Conosco bene Sassari, è sempre stata una casa per me e un luogo dove son sempre tornato con piacere. Voglio tracciare un percorso e seguirlo unendolo a quello già ben preciso che questo club ha, consapevole che avere un obiettivo comune è la base di tutto. Nelle stagioni in cui sono riuscito ad ottenere risultati di squadra ho sempre fatto leva sulle motivazioni individuali dei ragazzi, vogliamo giocatori affamati che abbiano voglia di migliorare in una piazza importante, le pedine che già fanno parte di questo gruppo saranno fondamentali, non partiamo da zero e questo costituisce un grande vantaggio”.
Carriera. Nato l’11 settembre 1974 a Castel San Pietro Terme, in Emilia Romagna, ha mosso i primi passi come allenatore nella sua città natale nel 1995. Il primo incarico ufficiale arriva a 23 anni, alla guida della squadra di B2 locale: l’anno successivo è chiamato sulla panchina di Castel Maggiore centrando una doppia promozione in due anni dalla B2 alla A2. Nel 2001 è a Roseto, in A2, diventando l’allenatore più giovane d’Italia: passa quindi a Latina approdando poi a Imola e Fabriano. Nel 2007 arriva a Sassari dove conduce gli isolani alla prima cavalcata fino alla finale promozione, cedendo solo in Gara 4 alla Vanoli Soresina. Lasciata la Sardegna guida Udine ai quarti di finale playoff, con una squadra prevalentemente di talenti locali. Nel 2010-2011 è a Veroli con cui conquista la Coppa Italia battendo in finale Imola: per la seconda volta in carriera guida la sua squadra alla finale promozione, dando vita a una accesa e combattuta serie con Venezia. Dopo una parentesi a Scafati e Napoli nel 2014 è a Derthona, neo promossa in A2 silver: nei due anni successivi trascina Tortona ai playoff per la prima volta nella sua storia. Nel 2017-2018 fa ritorno nella sua terra d’origine sulla panchina di Imola, alla guida di un gruppo giovane e competitivo, l’annata successiva è a Udine e nel 2019 arriva la chiamata della Reale Mutua Basket Torino del sodalizio sassarese del presidente Sardara. Sulla panchina gialloblu ottiene risultati straordinari chiudendo la stagione 2019-2020 -interrotta dall’emergenza sanitaria- in vetta al girone, candidandosi alla promozione poi sfumata. Nella stagione appena conclusa è stato eletto Miglior allenatore del girone di ritorno in serie A2, con 9 vittorie in 13 partite, conducendo la società piemontese alla finale promozione fino a Gara 5 con Tortona.
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