Nella conferenza stampa di presentazione alla BLM Group Arena anche il Presidente Luigi Longhi: «Il ritorno di Diego è un piacere e un motivo di grande orgoglio». Il numero 12 aquilotto non nasconde l’emozione: «Una sensazione bellissima essere di nuovo qua: sono più maturo e più pronto, proverò ad essere un leader in campo e fuori»
Il volto sorridente e lo sguardo ottimista sono sempre stati uno dei marchi di fabbrica di Diego Flaccadori, uno che a Trento non ha bisogno di presentazioni. Nel giorno della sua conferenza stampa di “bentornato” il nuovo playmaker della Dolomiti Energia Trentino non ha nascosto l’emozione di tornare a calcare il parquet del palazzetto in cui è stato protagonista di tutte le più grandi imprese bianconere dalla promozione in Serie A. Un ritorno che però non è un semplice tuffo nel passato, anzi, è un balzo nel futuro: di un ragazzo di 25 anni con tanta esperienza e ancora più entusiasmo; e di un club che lo riabbraccia non più nelle vesti della giovane promessa, ma come una delle colonne portanti della nuova Aquila.
LUIGI LONGHI (Presidente DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): «Il ritorno di Diego a Trento è un piacere, e un motivo di grande orgoglio per tutto il club; è stato parte attiva di questo processo, ci tengo a ringraziare anche il Bayern Monaco e lo staff di Aquila che ha portato a compimento questa operazione. Iniziamo una stagione che spero sia migliore della scorsa, non penso alla parte sportiva quanto alla questione complessa del pubblico nei palazzetti. Speriamo che la situazione migliori perché il movimento sportivo italiano non può permettersi altre stagioni senza pubblico. Wilkommen Diego, anzi, bentornato!».
DIEGO FLACCADORI (Playmaker DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): «In questi giorni il primo allenamento qui alla BLM Group Arena l’ho vissuto con un’emozione simile a quella della prima volta in assoluto in Serie A, quando sono arrivato a Trento diciottenne. Dal 2014 ho vissuto con l’Aquila cinque stagioni stupende e ricche di soddisfazioni, oggi però torno da persona e da giocatore diverso, più maturo: i due anni a Monaco mi hanno fatto vivere una squadra con tanti leader da cui penso di aver imparato tanto, in campo e fuori, e questa esperienza voglio metterla al servizio della squadra e dei compagni. Il percorso tecnico condiviso con lo staff è quello di giocare di più da playmaker, chiamando i giochi e dettando il ritmo. E’ un ruolo su cui ho lavorato tanto in queste ultime stagioni e a Trento cercherò di garantire qualità per tanti minuti e in tutte le competizioni: è una bella sfida e non vedo l’ora di cominciare. Durante l’estate ho lavorato tanto anche a livello fisico per farmi trovare pronto, quest’Aquila sarà una squadra di sacrificio in cui tutti dovranno dare intensità e corsa. Spero di poter presto rivedere i tifosi di Trento al palazzetto, sono sicuro che insieme quest’anno ci divertiremo».
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