Il duo composto da Trajan Langdon e J.B. Bickerstaff ha rivoluzionato le prospettive dei Detroit Pistons, in serie positiva da ben 8 partite (non succedeva dal 2008) dopo il netto successo sui Boston Celtics campioni in carica.
Oggi i Pistons sono 6° ad Est con 33 vittorie in 59 partite, e 4 di vantaggio sui Magic. Non male dopo un’annata chiusa con un record di 14-68.
“Sapevamo che sarebbe stata una sfida difficile per noi, ma restiamo sempre concentrati sul nostro modo di lavorare. Non guardiamo al passato recente, o alla passata stagione. L’unica cosa su cui ci stiamo concentrando è che in ogni singola partita proviamo a mettere in campo la migliore versione di noi stessi, stasera penso che ci siamo andati molto vicini”.
Il coach ha esaltato le qualità umane di un gruppo senza ‘prime donne’.
“Questo è uno degli aspetti dei nostri ragazzi che apprezzo davvero tanto. Ognuno ha la capacità di essere una star nel proprio ruolo, e viene sostenuto tutti. Qui nessuno pesta i piedi all’altro. Tutti ritengono che per vincere siano necessari le capacità e il talento di ognuno dei giocatori. Un gruppo fantastico”.
Infine Bickerstaff ha speso belle parole per la capacità di Malik Beasley di infiammare i tifosi a suon di canestri (secondo giocatore nella storia dell’NBA a tirare almeno il 42% da 3 punti con 9 triple tentate a partita, dopo un certo Stephen Curry) , e per l’ottimo lavoro che svolge Ausar Thompson in difesa.
“Ausar ha i mezzi per fare cose incredibili….C’è stato un possesso in cui ha difeso duro su Tatum, poi ha accettato un cambio, e nel corso dell’azione è tornato su Tatum e gli ha rubato la palla. Ha una volontà e un istinto fantastico per la pallacanestro”.
Il gemello di Amen a febbraio ha prodotto medie di 12.8 punti, 5.5 rimbalzi, 3.8 assist e 2.5 recuperi in 24 minuti, tiando con il 65% dal campo.
Di seguito gli highlights del successo su Boston:
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