<<Il divario finale di dieci punti, per quanto espresso in termini di energia e intensità, mi dispiace perché abbiamo prodotto tanto e giocato con faccia tosta, pur giocando contro una grande squadra ed in un’atmosfera fantastica.
Il problema dell’ultimo mese è che fatichiamo a fare canestro, malgrado siamo arrivati sovente a tiri aperti; quelli che fino ad un mese fa erano canestri, da un mese lo sono con frequenza inferiore.
Oggi abbiamo tenuto gli avversari a 68 punti, giocando una decina di possessi in più di Cantù, che ha tirato il doppio dei nostri tiri liberi.
Non siamo stati capaci di sfruttare le situazioni di inerzia favorevole, come sul 47-45; poi Cantù ha deciso la partita con i suoi giocatori d’esperienza.
Non siamo al top, naturalmente attendiamo il rientro di Lacey, anche se probabilmente non è l’unico problema. E’ un pariodo in cui non siamo brillanti; il punto non è quanto tiri, ma come tiri.
Nell’ultimo mese abbiamo incontrato in trasferta Torino, Piacenza, Treviglio e Cantù, le prime della classe contro cui dobbiamo certamente migliorare.
Dobbiamo capire quali sono le situazioni da cavalcare.
Non sono preoccupato perché con Lacey avevamo un altro piglio in attacco e con altre percentuali, senza nulla togliere a chi lo sostituisce.
I problemi di falli ci hanno impedito di riproporre il quintetto atletico che a cavallo dell’intervallo stava mettendo in difficoltà gli avversari, come già nella gara di andata>>.
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