Questa mattina, nella Club House di via Nenni, coach Demis Cavina ha incontrato i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzia in vista del posticipo della 5° giornata di campionato LBA: domenica, palla a due alle 20:45, a calcare il parquet del PalaSerradimigni sarà la Pallacanestro Brescia.
“La squadra si è ritrovata in palestra dopo una settimana tipo con il doppio impegno tra campionato e coppa e ha lavorato sostanzialmente sui dettagli difensivi e offensivi in vista della partita di Brescia, con l’idea di crescere. Avevamo bisogno di questo periodo per fissare alcuni concetti dopo tante partite ravvicinate e tanti viaggi, che hanno portato via tempo agli allenamenti, fondamentali per una squadra nuova come la nostra. Abbiamo avuto qualche acciacco, già da qualche partita si è fermato Massimo Chessa e ieri si è fermato Jack, ma il gruppo ha lavorato bene, in maniera proficua. L’obiettivo finale è la partita ma sono contento di questa settimana di lavoro, ci serviva, ne avevamo bisogno e sono contento. Adesso avremo due partite in casa, sono entrambe importantissime: affrontiamo Brescia prima di tutto che è una delle squadre che dichiaratamente vuole ambire al quarto posto, il primo dopo le grandi e che fa gola a tante squadre. Brescia può tranquillamente ambire a questa posizione grazie alla qualità della squadra, hanno un progetto nuovo che chiaramente ha bisogno di crescere ma possono ruotare undici giocatori. È una squadra atletica che ha già precisi punti di riferimento in attacco. Ci prepariamo a una partita che si annuncia tosta, dovremo essere bravi come a Treviso ad avere il giusto approccio in difesa: Brescia è un tipo di squadra che, avendo precisi punti di riferimento offensivi e una panchina profonda, stressa la difesa”.
La crescita della squadra è passata nelle ultime sfide dalla crescita in difesa…
“Il discorso difensivo deve essere la stampella cui appoggiarsi quando le cose non funzionano in attacco, ci è capitato di non giocare bene qualche partita in attacco ma questa è una squadra che sta cercando di giocare insieme, anche sbagliando. A giochi rotti si affida ai singoli, ma anche a Treviso, in una partita vinta alla grande, abbiamo avuto delle situazioni di gioco rotto dove ci hanno sbloccato delle grandi giocate individuali. Dobbiamo essere felici di avere dei giocatori che possono risolvere le situazioni ma dobbiamo migliorare sotto il profilo della continuità. Sulla parte offensiva non sono preoccupato, non porrei il focus su questo quanto sulla continuità difensiva che ci permette di avere una solida base. La difesa ti aiuta anche quando fai più fatica a fare canestro, l’esempio è un giocatore come Bendzius che in un momento di appannamento offensivo sta dando tutto quello che può in difesa.”.
Su quali aspetti dovete migliorare?
“I due numeri che guardo di più a livello statistico sono le palle perse e i rimbalzi offensivi concessi: sono i numero veri che ti aiutano a capire la partita e porre attenzione sui dettagli. Non sono contento delle palle perse, anche se sono sinonimo di contropiede e voglia di accelerare per trasformare una buona difesa in punti, ma non accetto i palloni persi per distrazione o scarsa attenzione rispetto a quello che è il piano offensivo. Per ciò che riguarda il gioco in generale le strozzature sono arrivate nelle partite difficili, segno che in quel momento la squadra non era pronta a giocare quelle partite: penso per esempio alle sfide con Ludwigsburg e Tenerife, che poi hanno vinto rispettivamente contro Baskonia e Alba, squadre di Eurolega. Noi in questo momento non siamo una squadra da Eurolega ma sappiamo che, a prescindere dall’avversario, possiamo avere più costanza difensiva e migliorare i numeri che ci possono aiutare a raggiungere il risultato finale”.
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