Sarà di 500mila euro – e non di 1 milione come per il calcio professionistico – il limite di reddito complessivo al di sotto del quale non potrà essere applicata l’agevolazione fiscale del “decreto crescita”, che regola il regime degli sportivi impatriati.
Tale differenza si deve al fatto che il limite viene dimezzato per le leghe sportive che hanno effettuato il passaggio al professionismo dopo il 1990: il basket, infatti, è diventato sport professionistico nel 1994
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