Domenica sera l’Umana Reyer Venezia sarà impegnata, nella terza giornata di ritorno, in trasferta alla Vitrifrigo Arena con Pesaro. Nella consueta videoconferenza del venerdì coach Walter De Raffaele analizza le insidie del match:
“Pesaro sta dimostrando di valere i playoff, come testimonia la sua stagione e con grande merito ha raggiunto un posto per le Final Eight. Un roster che può contare su dei giocatori esperti, ma anche giovani che si sono messi in mostra e di questo va dato merito al club. Una formazione che possiede tante armi con la possibilità di fare canestro in diversi modi giocando sempre con grande ritmo. Per noi sarà fondamentale interrompere questo loro ritmo di gioco e soprattutto affrontare, dal punto di vista fisico, un avversario che atleticamente è molto presente sia a rimbalzo che su tutto il campo. Sulle nostre condizioni, tranne la gestione di Gasper Vidmar e l’infortunio di Isaa Fotu, abbiamo avuto solo un problema per Julyan Stone al solito ginocchio e quello legato al piede di Bruno Cerella, ma ciò non dovrebbe impedire a quest’ultimi due di essere della partita. Nell’ultimo periodo siamo cresciuti molto nella capacità di riprodurre un allenamento intenso, per quello che difficilmente riuscivamo a fare prima, vuoi per i tanti impegni e soprattutto per le difficili condizioni fisiche e l’assenza di molti giocatori. La possibilità di allenarsi con grande intensità con tutto l’organico disponibile o quasi, ti permette in buona parte di riprodurre l’intensità della partita”.
Tyler Cain il miglior rimbalzista della lega.
“È un giocatore che a me piace molto, innanzitutto è un atleta, cestisticamente parlando, molto intelligente e poi oltre a produrre cifre in realtà, poi vedendo le partite in profondità, fa tante cose che non vanno nelle statistiche. Per Pesaro è certamente un punto di riferimento molto importante, sia offensivo per quello che crea, che difensivo per quello che copre. Dovremmo fare molto attenzione cercando di limitarlo, cercando però di non scoprirci su altri giocatori”.
Sul momento di Jeremy Chappell.
“Jeremy ha avuto due settimane di allenamento strepitose. La mia decisione per chi va in campo, al di là dell’avversario, si basa su quello che viene fatto durante la settimana. Certamente Chappell è un giocatore che ci tiene molto, ha grande orgoglio, ha tirato la carretta spesso da solo -insieme a Mike Bramos- per molto tempo; tutto ciò, quando fa degli errori, l’ha portato a diventare un po’ più ansioso. Però, come detto, ha fatto un’altra settimana di grande qualità. Per noi, lui è un connettore tra i piccoli e i lunghi avendo quella fisicità per giocare con le guardie , ma può anche tranquillamente, con i cambi difensivi, difendere anche sui quattro; è davvero molto solito e di fatto si muove in due ruoli e mezzo. Sono quei giocatori che fai fatica a tener fuori perché riescono a collegare più reparti.”
Commenta
Visualizza commenti