Sabato pomeriggio (alle ore 16:30 diretta Eurospor Player) l’Umana Reyer Venezia sarà impegnata nella trasferta alla BLM Group Arena di Trento contro la Dolomiti Energia Trentino per il 25esimo turno della massima serie. Nella consueta videoconferenza coach Walter De Raffaele analizza le insidie di una partita molto sentita dai due club che è stata – qualche stagione addietro – una finale scudetto e l’anno successivo una semifinale:
“Trento è una squadra che ultimamente ha fornito grandi prestazioni, come contro Brescia e Milano, e domenica una sconfitta che però ritengo figlia della grande partita che ha fatto Varese. Un team molto atletico, con talento soprattutto negli esterni, ai quali aggiungerei l’ottimo campionato che sta facendo Williams. Una partita difficile, perché comunque è una squadra che sta lottando per provare ad agganciare posizioni di tranquillità oppure più nobili per il discorso playoff. Ma storicamente è una partita difficile, perché comunque è una squadra che fa della difesa, della fisicità e dell’atletismo una delle proprie armi. C’è molto rispetto per questa squadra e l’organizzazione tutta di Trento, per ciò che hanno fatto è che fanno in questi anni. Noi dovremo essere molto bravi a capire il ritmo della partita, soprattutto a cercare di limitare quelle che sono le loro folate offensive di grande realizzazione, che spesso spaccano le partite, poi prendono grande energia in difesa e quindi servirà una partita molto attenta”.
Sulla condizione dei giocatori.
“Abbiamo, ovviamente, fuori Michael Bramos e lo sarà ancora per un bel po’. Per quanto riguarda Bruno Cerella è riuscito a fare tutto l’allenamento intero: credo sia la nota più positiva di questo ultimo periodo soprattutto per lui. Ha avuto qualche piccolo problema Valerio Mazzola che, però, dovrebbe essere della partita, mentre Gasper Vidmar continua la sua gestione all’interno di una pseudo normalità e di gestione fisica del giocatore”.
Dopo le ottime due ultime prestazioni, coronate con due successi, dove bisogna continuare ad insistere per rimanere su questi eccellenti livelli?
“Concordo sulle dichiarazione fatte da Jeremy Chappell nel post partita con Milano, Credo che questa consistenza difensiva per tutti i 40 minuti sia un elemento che dobbiamo provare a portarci dietro sempre: fatta di attenzione, energia, seguendo sempre il piano partita, considerando che nel finale di stagione tutti giocano per qualcosa di importante”.
Sul cambio di guida tecnica che ha avuto Trento passando da Nicola Brienza a Lele Molin, è cambiato qualcosa?
“La percezione che ho avuto io da esterno è quella che probabilmente c’è più attenzione alla parte difensiva unita alla durezza nel giocare le partite”.
L’assenza di Bramos ha cambiato alcuni assetti di squadra?
“Sono contentissimo per Chappell, perché si stava allenando molto bene e nelle partite questa cosa ha pagato con prestazioni importanti. È naturale che l’assenza di Bramos ci dà un assetto completamente diverso. Abbiamo provato Austin Daye da tre che potrebbe essere una strada da esplorare, perdurando l’assenza del nostro capitano. Abbiamo giocato con Tonut da ala, con i due play per giocare molto piccoli, e poi Campogrande che ha una qualità fondamentale in questo gioco, ossia quella di fare canestro. Sono tutti giocatori con caratteristiche diverse che danno la massima disponibilità nel provare anche cose nuove. Però per noi Mike Bramos rappresenta tantissimo, è il giocatore più importante e chiave per il nostro gioco. La reazione della squadra è stata, come detto, da parte di tutti di grande disponibilità e questa è la cosa che dobbiamo tenerci più stretta”.
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