Nel pomeriggio abbiamo sentito tramite videoconferenza l’ala della Reyer Venezia Austin Darren Daye a pochi giorni dalla sfida decisiva contro l’Olimpia Milano.
“Contro Milano, in gara 3, dobbiamo entrare in campo con la giusta mentalità per combattere, dobbiamo giocare difensivamente meglio rispetto a gara 2. Loro hanno una squadra incredibilmente completa, profonda e forte da ogni punto di vista. Sarà fondamentale segnare con più continuità e limitare al massimo le pause offensive seguendo sempre il nostro piano partita”.
Come spiega la differenza di prestazione tra le due partite giocate con Milano?
“Non guardo tanto il risultato della seconda partita, quanto la prestazione nell’arco degli 80 minuti disputati. Credo che sia da una partita che dall’altra possiamo portare a casa grandi insegnamenti per il prosieguo della serie. La differenza fondamentale tre le due partite è stata che in gara 2 non siamo ma riusciti ad imporre ai nostri avversari, come fatto in gara 1, delle pause offensive in termini di realizzazione. Infatti se guardiamo la partita, Milano ha tirato incredibilmente bene da due e da tre punti con percentuali dal campo eccellenti e noi non siamo mai riusciti a fare la nostra solita difesa senza mai piazzare un piccolo break in attacco per riavvicinarci in qualche modo ai nostri avversari. Una volta aumentato il divario è ovviamente aumentata la stanchezza mentale oltre che fisica considerando che venivamo da una serie tosta e lunga contro Sassari”.
Il ritorno, anche se solo in piccola parte, del pubblico.
“Sono felice del ritorno del pubblico, perché per qualsiasi giocatore di pallacanestro è fondamentale avere l’apporto dei tifosi e giocare sotto la pressione del pubblico: per noi atleti è una cosa vitale avere con noi i tifosi. Ovviamente speravo di giocare con il palazzetto pieno, ma alla fine è un primo passo verso la normalità avere un piccola parte dei nostri tifosi che sicuramente saranno parte del match.”
Secondo lei Milano può essere più stanca mentalmente in gara 3 avendo giocato le Final Four di Eruolega, mentre voi più riposati?
“La nostra squadra non pensa a questo, ma dobbiamo concentrarsi su di noi, giocando la nostra pallacanestro ed eseguire le cose che prepariamo facendole nel modo migliore possibile. Tornando a gara 2, non penso sia stato un discorso di mancanza di energia, ma proprio un fattore mentale anche perché non è sempre facile riuscire a mettere in campo quello che vorresti quando hai così tante partite importanti ravvicinate. Certamente avere un roster lungo ti aiuta molto, potendo cambiare i giocatori, non dimenticando che abbiamo tanti giocatori infortunati o con problemi fisici e di conseguenza le nostre rotazioni sono cortissime.”
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