E’ ancora un viaggio nel mondo della Serie A2 quello che ha fatto il team di Cantieri Aperti 365 nella sua video-chat che ha coinvolto coach Davide Villa, appena riconfermato alla guida dell’Urania Milano.
“E’ stata davvero una bella stagione, non solo in campo, ma anche per tutto il contorno che si è formato nell’ambiente dell’Urania. Passare dai 500 del PalaIseo della Serie B ai circa 3000 delle ultime partite al Lido è stato qualcosa di straordinario. E poi anche la squadra ha avuto una stagione in crescendo. Non dobbiamo metterci in competizione con l’Olimpia, non avrebbe senso, dobbiamo essere bravi a offrire qualcosa di diverso”.
E’ stata per lui, come per l’Urania, la stagione dell’esordio nel basket di Serie A2: “Se mi avessero detto appena andato via da Desio che in tre anni mi sarei trovato in A2 non ci avrei minimamente creduto. Siamo cresciuti strada facendo tutto. Sia per il roster dei giocatori che per lo staff tecnico abbiamo cercato di puntellare quel che avevamo con persone che la categoria l’avevano già conosciuta. Quindi, ad esempio, Cece Riva da mio assistant coach è stato utilissimo per conoscere ancora meglio il livello del dettaglio con cui si preparano le partite o si analizza il campionato, come alcuni giocatori già nei primi allenamenti ci hanno fatto vedere direttamente sul campo quanto poteva essere differente soprattutto in termini di fisicità”.
Proprio quest’ultima particolarità citata è una delle differenze maggiori tra le due categorie: “La grossa differenza sta davvero negli interpreti, aumenta l’intensità, diminuiscono i tempi di reazione e l’atletismo, certe volte addirittura a scapito del gesto tecnico. I giocatori che fanno la differenza sono quelli che hanno un mix di tecnica e reattività”.
E ora quali diventano le sfide per l’Urania nella prossima stagione: “Ovviamente siamo in attesa che si schiariscano le idee sulla partenza, ma ora probabilmente arriva la parte più difficile, ossia confermarsi a questo livello. Quando sei al primo anno tutto quel che viene è buono, ora invece conosci quello che hai fatto e lo devi provare almeno a replicare. Ovviamente sarà una stagione particolare, i budget di tutti saranno ridotti, bisognerà inventarsi qualcosa, però ora ci mettiamo al lavoro per comporre il roster e proviamo a confermare quanto di buono fatto nel 2019-20”.
Il passato di coach Villa è quello da allenatore delle “minors” vista la sua lunga trafila che l’ha visto protagonista a Desio per quasi un decennio tra settore giovanile e prima squadra: “E’ la base da cui sono partito, dove ho formato le mie idee. Gli devo tutto, quello che so, poco o tanto che sia, l’ho imparato a Desio, dal primo all’ultimo con cui ho avuto modo di lavorare. Enrico Rocco ha avuto influenza, ma anche tanti altri coach con cui ho lavorato, da Perego, Bisin o Castoldi. Credo di allenare ancora in modo da settore giovanile, ovviamente con evoluzioni legate alla categoria, ma quella rimane la mia matrice”.
Domenica 21 giugno torna alle 21.30 Cantieri Aperti 365 per continuare a scoprire il mondo del basket italiano.
Davide Villa a Cantieri Aperti: Con Urania disputata davvero una bella stagione
18/06/2020
11:38
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