Daniel Hackett: Un altro anno di contratto ce l’ho e sono convinto che non sarà l’ultimo

Daniel Hackett: Un altro anno di contratto ce l’ho e sono convinto che non sarà l’ultimo

Daniel Hackett, play di Virtus Bologna, si racconta su La Repubblica nel giorno del match tra Virtus Bologna e Olimpia Milano in EuroLeague

Daniel Hackett, play di Virtus Bologna, si racconta su La Repubblica nel giorno del match tra Virtus Bologna e Olimpia Milano in EuroLeague. Ecco alcuni passaggi:

SUL 2013 E IL 2014

“Ero forte, sì. Si può dire decisivo. Giovane, pieno di energie. A Siena toccai il mio massimo. Mi formò nell’etica del lavoro, entrai con la testa giusta in un gruppo vincente, pronto ad assorbire cosa serviva per farlo. Accettai malvolentieri di andare a Milano. Dove stappammo quello scudetto atteso da 18 anni.”

“Se mi riguardo allo specchio confesso tanti errori, in campo e fuori, di poca maturità. Poi se ne dicono tante, anche se sono solo andato a letto qualche sera un paio d’ore più tardi. Milano non era una piazza facile, con Siena ero stato il nemico, fui accolto bene ma mi sentivo addosso una lente d’ingrandimento. Colpa mia, ma mi servì. Sbagliai molto, crebbi molto.”

SUL FUTURO

“La birra c’è. E c’è il fuoco dentro. Anzi, è tornato. Ho accettato di sfidare l’età. Ho fatto una battaglia con me stesso per non ascoltare la falsa percezione che il mio tempo fosse passato. Ora voglio giocarmela con tutti.”

“Un altro anno di contratto ce l’ho e sono convinto che non sarà l’ultimo. Poi non mi vedo allenatore. Mi vedo finalmente fermo, a Pesaro, in famiglia, e magari in palestra a tirar su una squadra di ragazzini.”