Ettore Messina, in posizione defilata, era presente in Sala Borsa a Bologna martedì per la presentazione del libro “Gianluigi Porelli, l’Avvocato dei Canestri” di Dan Peterson.
Ettore Messina ritratto a colloquio con la bandiera virtussina Renato Villalta in platea, scena per Dan Peterson ovviamente, che racconta aneddoti e insegnamenti dello storico avvocato, patron Virtus Bologna.
Uno di questi è riportato dal Carlino: «Nel 1976/77 stavamo andando bene. Lui fece causa a Fip e Lega. Se la prese con Vinci e Coccia. Mancava solo che citasse in giudizio Onesti e il Coni. Però mi spiegò tutto: ogni tanto devi fare la guerra. Anche se sai che perderai. Porelli per me era un uomo pratico che pensava in grande. Uno che stava con i piedi per terra, ma sapeva volare tra le nuvole. Se sono qua, se ho scritto un libro su di lui, è perché provo a ripagare il debito che ho nei suoi confronti. E’ stato la persona alla quale devo più di tutti, con l’eccezione dei miei genitori. Il più grande dirigente mai conosciuto».
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