“Non ho preparato discorsi ma ho solo un promemoria (mostra sciarpa Fortitudo ndr) Qui c’è bisogno di anima e cuore. Sento un grande senso di responsabilità che cercherò di trasmettere alla squadra. C’è anche un senso di appartenenza a questo club, e la consapevolezza del momento che stiamo vivendo, mi spinge a trovare tutti insieme le soluzioni per uscire da questo momento con le modalità giuste. Dobbiamo creare una identità vera e un’organizzazione tecnica sul campo, ed io ho la responsabilità di trasmettere tutto questo al gruppo. Quello che abbiamo davanti sulla maglia, il simbolo Fortitudo, conta più di quello che c’è scritto dietro. Tutti saremo importanti ma nessuno sarà indispensabile. La vera stella è la squadra. Le parole non fanno canestro, ma ciò che conta sono i fatti e quanto saremo capaci di dimostrare sul campo. Quando Pavani mi ha chiamato gli ho risposto “Dammi almeno il tempo di prepararmi”.
“Ho detto alla squadra che la motivazione per cui sono qua è legata alla storia per questo club, e perché credo nelle possibilità di questo gruppo di giocatori. Sono ottimi giocatori, dobbiamo giocare con la stessa prospettiva e lo stesso obiettivo. Oggi sono a disposizione a far si che questo gruppo funzioni nel miglior modo possibile, ed allo stesso tempo chiedo la stessa disponibilità ai giocatori”
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