Dall’Europa all’Italia, per Brescia c’è Scafati: “Dobbiamo concentrarci su noi stessi”

Foto Ciamillo
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"Scafati è una squadra che gioca in modo sfrontato, ma a prescindere dalla nostra avversaria noi dovremo essere concentrati su noi stessi"

“Scafati è una squadra che gioca in modo sfrontato, ma a prescindere dalla nostra avversaria noi dovremo essere concentrati su noi stessi, sapendo che in questo periodo abbiamo necessità di adattarci a partite completamente diverse in competizioni diverse”. Questo il pensiero di Alessandro Magro, coach della Germani Brescia, che nella consueta conferenza stampa settimanale presenta la sfida della terza giornata di campionato, nella quale la formazione biancoblu affronterà la neopromossa Givova Scafati.

“Giochiamo contro Scafati, di nuovo in casa, di fronte al nostro pubblico – esordisce Magro -. Rinnovo i complimenti a Scafati per aver vinto la A2 e aver guadagnato il diritto di giocare nel massimo campionato italiano. La Givova ha tenuto il nucleo dei giocatori italiani che gli ha dato la possibilità di essere promossa e ha inserito nel proprio roster una batteria di giocatori americani performanti, capitanati da Stone, un giocatore di grande taglia fisica e grande leadership, e da Lamb, un altro atleta che conosce bene il campionato italiano. Henry, Pinkins e Thompson, inoltre, rendono la squadra molto pericolosa in attacco, con capacità di poter fare grandi parziali. Scafati arriverà a Brescia con la voglia di vincere la prima partita stagionale, sfruttando la propria pallacanestro sfrontata, a viso aperto”.

“Quella di domenica sarà una partita delicata, nella quale ci vorrà grande attenzione – prosegue il coach della Germani -. Il lato positivo di giocare in Coppa è la possibilità di tornare subito a lavorare sulle cose che sono andate meno bene. In questa fase della stagione, dobbiamo continuare a concentrarci su noi stessi: abbiamo necessità di essere più aggressivi in difesa, abbiamo il dovere di cercare più canestri in contropiede, di correre di più e dare più qualità al nostro attacco. A prescindere dal livello di fisicità che troveremo, il nostro modo di approcciare le partite dovrà essere sempre lo stesso. Mi aspetto che i miei giocatori mostrino in gara un alto livello di energia e aggressività, sapendo che non ci aspetta una partita facile”.

“A Badalona è stato il nostro battesimo di fuoco in Europa, contro un cliente difficile – spiega l’allenatore toscano -. Abbiamo analizzato le cose sulle quali possiamo migliorare con il lavoro e alcune che in realtà dovevamo già fare meglio. Continueremo a concentrarci su di noi, per capire meglio quello che possiamo fare insieme. Cercheremo di trovare in poco tempo le soluzioni ai problemi che gli avversari proveranno a metterci di fronte di partita in partita: da questo punto di vista, ben venga la Coppa. Se siamo concentrati su quello che dobbiamo fare, a prescindere da quella che sarà l’avversaria, non correremo mai il rischio di sottovalutare gli impegni, pur nella consapevolezza di doverci adattarci a partite completamente diverse in competizioni diverse”.

L’ultima domanda a coach Alessandro Magro è personale e riguarda il suo compleanno, visto che il coach toscano compie 40 anni proprio oggi: “Sono 19 anni che sono lontano da casa e da 18 anni lavoro da professionista: faccio quello che ho sempre sognato di fare, anche se comporta grandi sacrifici, grandi rinunce, come ad esempio il fatto di non aver potuto vivere la famiglia come avrei voluto. Per arrivare a certi livelli, la fortuna serve, così come le opportunità, ma poi serve la capacità di cavalcare queste opportunità. Oggi sono concentrato nel qui e ora, anche perché ogni volta che si fanno programmi e pensieri a lungo termine si corre il rischio di creare troppe aspettative. Qui a Brescia il nostro sogno è quello di creare un progetto di pallacanestro serio, dove l’organizzazione sia valida e competente: lavoriamo ogni giorno per provare a stare al passo delle migliori, sia in Italia che in Europa”.